Toscana Atletica, quattro chiacchiere con Simone Garbetti

Simone Garbetti

Intervista con Simone Garbetti, allenatore della categoria Ragazzi e del Centro di Avviamento allo Sport, della Toscana Atletica Empoli.

-Simone, partiamo dai ragazzi, com'è andato l'anno appena trascorso?

Bene, sono soddisfatto. E' il secondo anno che alleno questa categoria, insieme a Jaya Campinoti, e abbiamo avuto delle belle conferme, con tanti ragazzi che si sono migliorati. In quattro hanno ottenuto la convocazione per il triangolare delle province, e alcuni hanno disputato il trofeo delle province toscane, convocati in rappresentanza di Firenze. Se devo dire un risultato su tutti, direi il terzo posto ottenuto nell'ultima gara dell'anno dalle ragazze della staffetta 4x100, con la seconda prova assoluta in batteria.
A fine Dicembre abbiamo anche partecipato, con alcuni Ragazzi e alcuni CAS alla corsa campestre di Firenze Castello, che ha permesso a questi giovani atleti di conoscere una realtà diversa dalla corsa su pista, che non fa mai male.

-Per quello che riguarda i CAS?

I CAS sono ancora più piccoli dei Ragazzi, pertanto fanno allenamenti non di atletica vera e propria, ma di preparazione a quello che poi sarà il vero sport. Questo perché stiamo parlando di bambini delle scuole elementari, ed è importante che sviluppino un'abilità motoria a tutto tondo e che si divertano, principalmente. Anche quest'anno i numeri si confermano quelli dell'anno scorso, con una cinquantina di bambini iscritti. Abbiamo addirittura anche delle classi quasi intere, a testimonianza del buon lavoro che facciamo nelle scuole, con il reclutamento.

-Per quale motivo, tu che hai sempre allenato nel settore assoluto, da un po' di tempo hai deciso di passare al settore promozionale?

L'ho fatto per scelta. I ragazzi del settore assoluto si affacciano al mondo del lavoro e dello studio universitario e spesso finiscono, fisiologicamente, per dedicare meno tempo all'atletica. Allenare i ragazzi invece, significa vedere la loro crescita, e aiutarli a sviluppare le loro attitudini e le loro passioni, anche perché a questa età il risultato conta molto meno che nel settore assoluto. E' un modo di concepire lo sport più sereno e spensierato.

Fonte: Toscana Atletica Empoli

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