Slow Food Toscana: "La Tirrenica è un progetto impattante che inciderà su agricoltura, agroalimentare e tutto l'indotto"

“Da un lato si invita il territorio della Maremma a dare vita ad azioni di promozione dell’agroalimentare locale, a tenere alta la qualità delle produzioni in un territorio incontaminato dove la tradizione trova uno dei suoi punti di forza. Dall'altro, lo si vuole stravolgere con un progetto impattante come quello dell'Autostrada Tirrenica, un piano che metterebbe a rischio produttori e operatori del territorio”.

Slow Food Toscana attraverso i membri del Comitato Esecutivo regionale esprime la propria preoccupazione alla luce di quanto sta accadendo in Maremma in merito al progetto di realizzazione dell'Autostrada Tirrenica per rendere più veloce il transito automobilistico sul territorio, mangiando in questo modo terreni e quindi agricoltura, in un momento in cui in Europa, ogni anno, spariscono sotto al cemento 1.000 kmq di suolo fertile, un'area estesa come l'intera città di Roma.

Come Slow Food Toscana siamo insieme a cittadini, sindaci, aziende e associazioni di categoria del territorio e manifestiamo la nostra preoccupazione per il futuro dell'area e il nostro dissenso alla realizzazione della nuova Autostrada Tirrenica. Un'opera ex novo non risolve problemi vecchi di vent'anni. La prima cosa da risolvere – incalzano i membri del CE di Slow Food Toscana - dovrebbe essere quella della sicurezza con standard adeguati, in particolare sul fronte del dissesto idrogeologico degli ultimi anni dovuto a gestioni ambientali sovraterritoriali poco oculate. Per questo, il ragionamento sul quale Regione Toscana ed enti preposti dovrebbero riflettere non è tanto su quale tracciato sia meglio realizzare la Tirrenica, piuttosto comprendere cosa sia più utile fare in questo momento per la Maremma per garantire opportunità di sviluppo dell'area in linea con le caratteristiche ambientali e sociali”. “Tutti sappiamo – proseguono da Slow Food Toscana - che la Maremma può vantare un territorio ancora incontaminato, dove tanti agricoltori da anni investono per realizzare prodotti di alta qualità, molti proprio su sollecitazione proveniente dalle sedi istituzionali; Istituzioni peraltro da tempo convinte come l'unico modo per andare avanti sia quello di puntare su qualità alimentare, paesaggio unico, ospitalità turistica. E noi siamo convinti che per offrire un territorio che sia di qualità non serva una nuova viabilità veloce, bensì riqualificare quella che già c'è, l'Aurelia, che da anni non viene manutenuta a dovere mettendo tra l'altro a rischio chi ogni giorno vive e lavora in quella area”. “Qual è, quindi, la vera utilità nel costruire una opera altamente impattante come l'Autostrada Tirrenica per un territorio che ha bisogno di un tipo di turismo più lento, fatto di paesaggi e sapori, odori e colori, di persone che si fermano ad ammirarlo, capirlo, viverlo e gustarlo, e non solo attraversarlo a 130km/h?”.

Tutelare il suolo è il primo modo di proteggere dai disastri ambientali uomini, piante, animali, per questo Slow Food è tra i promotori di #People4Soil, petizione europea per la difesa del suolo sostenuta da più di 400 associazioni. L'obiettivo è quello di raccogliere in un anno un milione di firme in tutta Europa affinché il Parlamento europeo riconosca la terra come un patrimonio comune che necessita di protezione e rediga una legge per una gestione sostenibile di essa. Ad oggi, infatti, il suolo non è soggetto a norme coerenti nei paesi dell'Unione Europea. Le attuali politiche comunitarie adottate in altri settori non garantiscono un adeguato livello di protezione per i suoli. Grazie a questa iniziativa, Ice (iniziativa cittadini europei), i cittadini potranno dire la loro in merito alla salvaguardia dei terreni. La raccolta firme è consultabile sul sito https://salvailsuolo.it.

Ufficio Stampa Slow Food Toscana

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