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Previsioni meteo a medio termine 4 gennaio - 12 gennaio

Un cordiale saluto a Tutti!

Le previsioni, soprattutto a medio termine, spesso vengono modificate ed in alcuni casi anche ritrattate. Stavolta i modelli non solo hanno compresso l'evento in previsione per il prossimo fine settimana, ma addirittura traslato verso le regioni orientali e meridionali della penisola, quel fronte depressionario che avrebbe potuto coinvolgere anche la nostra regione se l'anticiclone delle Azzorre come al solito non ci avesse messo il suo zampino. Intendiamoci, le fredde correnti continentali provenienti dalla Russia, raggiungeranno anche la nostra regione, ma in un contesto quasi del tutto anticiclonico, rendendo improduttivo anche ad alta quota, questo più concreto episodio invernale.

Partiamo proprio dall'evento ormai alle porte, con la giornata di giovedì, quando aria artica di matrice continentale, entrerà netta sul Mar Adriatico, lambendo in quota le zone centrali della Toscana, mentre appare sempre più probabile, la formazione di un minimo depressionario sul Mar Jonio, di fronte alle coste pugliesi. Una situazione che vedrà la Toscana protetta da un robusto campo anticiclonico, che invece di elevarsi verso l'Islanda, vedrà i suoi massimi geopotenziali tra il Regno Unito e la Francia, impedendo di fatto alle correnti gelide provenienti da est, di espandersi ulteriormente verso ovest. A raffreddamento avvenuto, il netto calo termico, si attesterà con minime che tra la notte di giovedì e venerdì localmente potranno raggiungere i -7 C° nelle zone interne, impedendo anche di giorno, il superamento dei 5-6 C°. Freddo secco, cieli tersi, soprattutto sulle zone centro-settentrionali, e correnti nord-orientali che dopo un'aumento dell'intensità delle raffiche nella giornata di domani, andranno calando, con il progressivo allontanamento del getto freddo verso l'Europa sud-orientale. Le precipitazioni, da Stau (sfondamento) potrebbero raggiungere forse le zone meridionali della regione, ma serviranno altri aggiornamenti per capire se davvero aretino meridionale, senese e grossetano, verranno imbiancati. Comunque, stiamo parlando si fenomeni effimeri, i cui accumuli ove si manifesteranno si riveleranno deboli e solo sui rilievi moderati.

Una seconda possibilità per possibili fenomeni nevosi a bassa quota, potrebbe manifestarsi sabato mattina, quando la morsa del gelo inizierà ad allentare la presa, e aria più mite ed umida in ingresso da nord-ovest, "potrebbe" inizialmente favorire localizzati fenomeni da scorrimento sulle zone costiere ed occidentali. Contesto al momento più teorico che pratico, stando ai modelli, e che andremo sicuramente ad analizzare meglio nei prossimi aggiornamenti.

Dal pomeriggio di sabato e successivamente domenica, quando in quota subentreranno correnti più miti collegate al flusso zonale nord-atlantico, il clima sulla Toscana andrà stemperandosi, accrescendo anche la copertura nuvolosa, pur non registrando fenomeni degni di rilievo

Entrando nella seconda decade di gennaio, la Toscana si troverà ancora sul confine tra l'estrema periferia della copertura anticiclonica ed il flusso freddo di matrice artica-scandinava in scorrimento verso i Balcani. Nel mezzo sempre noi, in balia del solito residuale cordone instabile nord-atlantico, incapace al momento di condizionare il meteo regionale, aspettando ancora una volta che l'anticiclone detti le sue regole. I cieli si presenteranno spesso parzialmente nuvolosi, con temperature minime in alcuni casi al di sopra dello Zero, soprattutto verso la fine dello step previsionale, e massime a doppia cifra, ben lontane dai freddi valori polari dei prossimi 3 giorni.

Anche stavolta, un episodio invernale che su altre regioni, condizionerà il meteo per diversi giorni, apportando nevicate anche in pianura, forse addirittura lungo le coste, in Toscana si manifesta del tutto o quasi improduttivo, lasciando i nostri appennini completamente brulli, e costringendo agli impianti artificiali, un tour de force no stop, per rendere utilizzabile almeno le piste da sci.

A lungo termine, i modelli non escludono un nuovo episodio freddo anche questo piuttosto indirizzato già da adesso verso le regioni adriatiche e sud-orientali, senza manifestare concrete precipitazioni sui nostri crinali appenninici, allungando la penuria precipitativa sulla nostra regione.

 

 

Gordon Baldacci

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