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Lega Nord per la sicurezza, Cordone: "Chiediamo più mezzi. Rems progetto fatiscente"

Marco Cordone, Segretario della Lega Empolese Valdelsa 'Olmucci e Infante' e Consigliere nazionale (foto gonews.it)

Un 2016 soddisfacente per la Lega Nord Empolese Valdelsa, che nel 2017 mette ancora la sicurezza (e non solo) tra i temi fondamentali. Marco Cordone ha ripercorso in una conferenza stampa oggi, martedì 3 gennaio, il cammino della Sezione Empolese Valdelsa della Lega Nord negli ultimi dodici mesi, partendo dal cambio di denominazione - da giugno infatti è intitolata anche a Mario Infante oltre che a Mauro Olmucci - e arrivando alla politica sul territorio a contatto con il cittadino: "Vogliamo andare tra la gente, esserne l'orecchio. Lo abbiamo fatto per le campagne elettorali e la nostra presenza non è mai venuta a mancare, men che meno in Consiglio comunale".

Come detto, il 2017 sarà un anno in cui la sicurezza verrà messa ancora una volta al centro del dibattito. Cordone ha presentato otto punti per la sicurezza e per la giustizia certa: l'esponente leghista chiede certezza ed effettività della pena per i criminali, inoltre è per la cancellazione del reato di 'Eccesso colposo di legittima difesa' e per togliere la 'discrezionalità del magistrato' sempre in tema di legittima difesa. Un altro punto è l'aumento della pena per i furti in abitazione, a cui va aggiunto il fatto che gli Enti Locali, secondo l'ottica di Cordone, dovrebbero farsi carico delle spese legali per chi subisce furti e rapine. La revisione dell'istituto del patteggiamento nel Codice penale escludendolo per gli assassini è un altro tratto della politica leghista dell'Empolese Valdelsa.

"Infine vorremmo altre due cose. Chiediamo più uomini e mezzi delle Forze dell'Ordine sul territorio, a prescindere da una necessaria videosorveglianza. Se si chiudono Opg e si tolgono agente dal Corpo di Polizia Penitenziaria allora è giusto che vengano riutilizzati sul territorio. E qui mi collego all'ultimo punto, riguardo la chiusura degli Opg. Crediamo che le Rems siano un progetto fatiscente e non diano garanzie in tema di sicurezza, non sono strutture buone per custodire soggetti pericolosi ai sensi della normativa penale. La Lega dice no al proscioglimento degli infermi di mente che commettono gravi reati" ha detto Cordone, facendo riferimento alla sua drammatica storia personale: il padre infatti venne ucciso nel 1989 dal malato di mente Sergio Cosimini, tristemente noto come 'Killer di Santo Stefano'.

Cordone ha anche espresso solidarietà per l'artificiere rimasto ferito domenica a Firenze e ha espresso la sua posizione su molte tematiche di attualità nell'Empolese Valdelsa. Primo su tutti l'Ospedale San Giuseppe di Empoli: "Quello che accade è il prodotto della cattiva gestione degli amministratori, dovuto all'arcinoto buco della Asl di Massa. Si dà la colpa ai medici di famiglia ma ci rimettono solamente i pazienti e tutto è riconducibile alla ristrutturazione in tre macroaree". In seguito si è detto speranzoso per quanto concerne il ritorno del giudice di pace nell'Empolese e si è pronunciato sulla questione Quadrifoglio-Alia: "Con la scusa dell'efficienza si va a creare un carrozzone che serve solo per assunzioni clientelari. Inoltre si nota il grande sprezzo del potere di taluni soggetti, ci sono consigli comunali che ancora devono esprimersi e sui giornali si leggono già i primi nomi dell'organigramma!".

Un altro punto importante per il 2017 è la 429. Cordone, nel 2014 presidente della commissione infrastrutture dell'Empolese Valdelsa, ha ricordato: "Già due anni e mezzo fa si aspettava la fine dei lavori sulla 429 e anche allora si parlava della fine del quinto lotto. Ora invece ci dicono che verrà concluso nell'estate del 2017, con tre anni di ritardo. Stesso discorso per la cassa di espansione di Fibbiana, la cui data di realizzazione è un'incognita". Sono stati inoltre stanziati più di 162 milioni di euro per la prevenzione sismica e l'esponente della Lega Nord chiede di sapere quanti sono destinati all'Empolese Valdelsa; infine Cordone ha concluso con una battuta sulla libertà religiosa: "Si vive un grosso equivoco, perché si può professare qualsivoglia religione ma bisogna sottostare alle leggi italiane".

Gianmarco Lotti

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