Il sindaco di Altopascio esprime solidarietà per l'agente Mario Vece

Sara D'Ambrosio

«Sono incredula e senza parole». Così il Sindaco di Altopascio, Sara D'Ambrosio, commenta il grave atto terroristico in cui è rimasto vittima l'artificiere Mario Vece, residente ad Altopascio, ferito mentre cercava di disinnescare un pacco-bomba posizionato nella notte di Capodanno vicino alla libreria Il Bargello, in via Leonardo da Vinci a Firenze.

«Un gesto vile e inaccettabile – prosegue il Sindaco - In un tempo segnato dalla sopraffazione del più forte contro il più debole, dalla facile esasperazione e strumentalizzazione di tutto ciò che è diverso, dalla diffusione di una invisibile guerra tra poveri, che vorrebbe trovarci gli uni contrapposti agli altri, e dalla violenza continua, quotidiana e cieca, quali la guerra e il terrorismo, non è possibile agire attraverso pratiche che hanno come unico obiettivo l'annientamento: morale, dialettico e fisico. A rimetterci, oggi, è stato un giovane uomo, sposato e padre di due bambini, che nel primo giorno dell'anno si è recato al lavoro come una qualsiasi persona onesta, rischiando di non fare più ritorno a casa. Sono vicina alla famiglia e a tutta la Questura di Firenze, nella quale l'artificiere presta servizio. Ho chiamato personalmente il Questore di Firenze per esprimergli la solidarietà dell'amministrazione comunale e della città. Non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno, andrò a trovare Mario all'ospedale per portare di persona a lui e ai suoi familiari l'assoluta vicinanza e l'affetto di tutto il comune di Altopascio».

Fonte: Comune di Altopascio

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