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Ritorna la Befanata dei Poeti, un patrimonio italiano di cultura popolare

La Befanata dei Poeti di Vinci

Il 5 gennaio 2017 , alle ore 20, presso la Casa del Popolo di Faltognano , torna la Befanata dei Poeti, l’antico rito della vigilia dell’Epifania, da quest’anno “Patrimonio della Rete italiana di Cultura Popolare”, iscritto con delibera della Giunta Comunale di Vinci del 15 dicembre scorso nel Calendario Nazionale dei Riti e delle Feste. Alla Rete nazionale aderiscono Regioni, Comuni e Associazioni, Città Metropolitane con lo scopo di condividere politiche socio - culturali diffuse sul territorio e di trasm ettere i “saperi” della cultura popolare tra le generazioni .

Tutto ciò è avvenuto grazie a un articolato lavoro di ricerca e di studio della tradizione locale partito da Vinci, promosso dal Centro Tradizioni Popolari dell’Empolese - Valdelsa e dal Comune, verificato e certificato dal Comitato Scientifico della Rete Italiana . Un traguardo che premia anche il lavoro svolto d a l la Casa del Popolo di Faltognano che ha adottato il progetto ormai da un lustro.

Come evidenziato dalla Rete “l’inserimento nel calendario nazionale permette ai comuni interessati, oltre allo sviluppo di un sistema comunicativo efficace e pianificato, la possibilità di creare interconnessioni e successive progettualità tra ritualità simili presenti in diversi territori, entrando a far parte del primo sistema organizzativo, progettuale e promozionale connes so alle ritualità italiane”. “

Non v'è dubbio che la calendarizzazione a livello nazionale della manifestazione legata alle antiche usanze vinciane dell'Epifania comporterà vantaggi anche per le altre manifestazioni simili che si svolgono sul territorio, cond ividendo la stessa radice storica della festa ” - come tiene a precisare Simone Vaiani, segretario del Comitato Tradizioni Popolari Empolese Valdelsa - “ Si tr atta di un primo passo per il censimento e la salvaguardia delle nostre tradizioni che costituisco no uno degli elementi fondamentali per costruire l’identità d i un territorio , proiettandol o in un contesto nazionale di confronto con altre realtà ”.

Grande soddisfazione anche per l ’ a mministrazione vinciana : " La cultura popolare - ha affermato l'assessore alla cultura del comune di Vinci, Paolo Santini - fatta di tradizioni e di tanti elementi più o meno visibili e riconoscibili, è uno dei punti fermi di una società. Il patrimonio immateriale che si è trasmesso per lo più oralmente di generazione in generazione attraverso gli anni, attraverso i secoli, è uno dei pilastri di questa nostra cultura, e veder riconosciuta ufficialmente una delle espressioni di questa forma di comunicazione e trasmissione del sapere è oggi per noi grande motivo di soddisfazione.

La strada è tracciata, la percorreremo insieme a tutti quelli che vorranno salvaguardare una parte importante della memoria collettiva". La Befanata lirica, canto tradizionale di Vinci e del Montalbano , trae origine da un gioco di società, tipicamente toscano, in uso anche nelle accademie e salotti fiorentini d e gli inizi del Cinquecento, successivamente adottato nella cultura popolare e contadina, tramandato di generazione in generazione fino agli anni Settanta del secolo scorso , grazie a i p oeti locali che s’incontravano nella vigilia dell’Epifania per “cantare” i fatti e i personaggi del paese . La mattina seguente il “ responso” della B efana veniva diffuso con il canto , da colle in colle , e con cartelli appesi nei punti di ritrovo sui quali v enivano trascritte le rime inventate dalla Befana .

Le origini delle tradizione sono però antichissime. Un tempo si pensava che nella notte dell’Epifania anche gli animali parlassero per “cantarle” al loro padrone, in un’inversione di ruoli ; così come nel gioco cinquecentesco della Befanata il poeta improvvisatore nei panni della Befana poteva ironizzare sui commensali e, nei villaggi e osterie, i poeti contadini potevano cantarla a i compaesani. I tempi però sono cambiati. La tradizione si è rinnova ta. Nella versione odierna i protagonisti delle rime sono i personaggi e gli eventi dell’anno appena trascorso che gli ospiti della veglia suggeriscono attraverso le “polizze” e sui quali la “Befana” è invitata a improvvisare rime e storie.

Il personaggio più gettonato sarà proclamato Befana dell’Anno. Per chi vuol assistere all’antico rito costituito da una cena contadina in rima poetica il 5 gennaio 2017 , con inizio alle ore 20,00, deve prenotare presso la Casa del Popolo di Faltognano ( cell. 338 6640772 – 331 1170558 , posti limitati) . I poeti improvvisatori che impersonano la Befana saranno Fabrizio Ganugi di Prato e Donato De Acutis di Roma . Non mancheranno i cartelli con le passate b efanate. Alle ore 19,00 è previsto un aperitivo con le autorità per raccontare e festeggiare il nuovo “patrimonio” vinciano.

Fonte: Comitato promotore Centro tradizioni popolari Empolese Valdelsa

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