Marina, Manola e Fabrizio, tre baristi diversamente abili al Circolo Acli di Montefiridolfi. Prendere un caffè e ricambiare il sorriso e l'impegno di chi dà valore al lavoro, alla quotidianità, al contatto diretto con le persone, ad ogni piccolo grande passo compiuto lungo il percorso della vita indipendente. Si chiama “Strada facendo” ed è il progetto avviato in forma sperimentale dall'associazione Per Crescere Insieme, sostenuto e condiviso dall'Unione comunale del Chianti, in collaborazione con la Parrocchia e il Circolo Santa Cristina di Montefiridolfi, per lo sviluppo e il potenziamento di autonomie rivolte a persone adulte con disabilità cognitiva.
Il progetto nasce dalla doppia esigenza di dare nuovo slancio al bar del Circolo Acli Santa Cristina attraverso l'ampliamento dell'orario di apertura e sperimentare percorsi educativi “alternativi” finalizzati all'acquisizione dell'autonomia da parte delle persone diversamente abili. Questa mattina ad augurare buon lavoro ai ragazzi e ai loro tutor, Roberta Marchiani e il giovane Manuele Marcucci, c'erano i sindaci Massimiliano Pescini, Giacomo Trentanovi, Paolo Sottani, David Baroncelli e gli assessori Elisabetta Masti, Giulia Casamonti e Cristina Faini dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino.
"E' un progetto di grande valore – commentano gli amministratori – che offre soluzioni alternative ai diversamente abili, agisce sul piano culturale sollecitando e stimolando il territorio a conoscere e ad accogliere la disabilità, tanto da diventare esso stesso parte integrante nella ricerca di nuove opportunità. Il lavoro, fondamentale per la disabilità cognitiva, può costituire l’elemento chiave in funzione dell’integrazione stabile e duratura nel tessuto sociale. Partiamo da Montefiridolfi con la consapevolezza che questa esperienza possa calamitare sinergie, intrecciare collaborazioni diverse e diffondersi nel territorio dell'Unione”.
Per l'associazione Per Crescere Insieme il bar del Circolo di Montefiridolfi è lo spazio ideale dove sperimentare gli obiettivi del progetto. “Il bar di un piccolo circolino - spiegano Sabrina Mangani e Paolo Salvini - con una modesta affluenza di clienti, a nostro avviso, costituisce un luogo flessibile dove poter potenziare le abilità anche di coloro che non hanno ancora acquisito un vero distacco dalla famiglia d’origine. Il lavoro rappresenta il raggiungimento di uno status sociale non subordinato che consente una maggiore autonomia. È inoltre un potente mezzo educativo che permette di acquisire e stabilizzare determinate competenze e diminuire le difficoltà". Alla colazione di questa mattina ha partecipato anche don Rosario.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino