gonews.it

GoBlog  - Gordon Baldacci


Previsioni meteo a medio termine 21 dicembre - 29 dicembre

Un cordiale saluto a Tutti!

La fase più fredda annunciata venerdì, e che già si andava profilando come episodica, successivamente ha visto ridurre ulteriormente la sua influenza sulla Toscana. Il cambio di pattern sopraggiunto, favorirà invece una ripresa dell'instabilità per qualche giorno, mentre l'anticiclone delle Azzorre, tenderà nuovamente a stendersi a protezione della regione già a partire da lunedì, posticipando al 2017, eventuali nuove fasi più fredde.

Iniziamo con il meteo fino a giovedì, con la depressione mediterranea in lento annichilimento verso le Baleari, e le correnti orientali, sollevate dal suo movimento ciclonico, in progressivo calo, mentre i cieli si andranno schiarendo, grazie ad un temporaneo ponte anticiclonico in formazione tra l'Alta europea e quella azzorriana. Cieli quindi sereni, con le temperature votate ad una moderata inversione termica, gelate notturne nelle zone pianeggianti dell'interno e termiche più alte in Appennino.

Stabilità che tra la giornata della vigilia e la prima parte del giorno di Natale, verrà disturbata dal passaggio di un blando fronte di matrice nord-atlantica, responsabile di una maggiore variabilità, soprattutto nelle zone settentrionali e di confine. A dire il vero non ci aspettiamo fenomeni degni di nota, piuttosto un cielo spesso grigio, ed una nuova virata verso l'alto delle temperature, che andranno a posizionarsi oltre media soprattutto a partire dalla giornata di Santo Stefano.

Il motivo del progressivo aumento termico, andrà ricercato nell'ennesima rimonta anticiclonica, che andrà allontanando verso est le possibili incursioni più fredde di tipo continentale, e livellando verso nord anche il flusso umido zonale. Una situazione che potrebbe pemanere almeno fino al termine del 2016, quando un nuovo cavo instabile, molto simile a quello che ci raggiungerà tra la vigilia di Natale ed il giorno 25, parrebbe disporsi per il primo giorno del 2017.

In soldoni quindi, pur a tappe leggermente meno forzate, l'alta pressione oceanica, continua a dettare legge, disegnando un quadro barico tipicamente "estivo", ben diverso dagli anticicloni "invernali" che dovrebbero tenere banco sull'Europa centro-meridionale.

Scrutando gli incerti modelli a lungo termine, si intravedono cenni di un possibile cambiamento di pattern attorno ai primi giorni di gennaio, ma visto che nemmeno con una previsione a 72-96 ore, stavolta siamo stati in grado di centrare una modesta ondata di maltempo, figurarsi se possiamo solo immaginare, di dar credito ad una mappa a 384 ore...oltre le due settimane...

 

Gordon Baldacci

Exit mobile version