Ha sequestrato tre familiari minacciandoli di morte con alcuni coltelli trovati in casa. È accaduto nella notte tra sabato 17 e domenica 19 dicembre a Empoli, in zona Santa Maria. A dare l'allarme sarebbe stata la sorella che, con la scusa di andare in bagno, è riuscita a chiamare la polizia. L'uomo aveva sequestrato anche la madre e il cognato. Gli uomini del commissariato di polizia di Empoli sono immediatamente intervenuti sul posto e hanno evitato il peggio.
L'uomo, F.M.R le inziali, nato nel '92, di Castelfranco di Sotto, è stato arrestato in flagranza di reato per sequestro di persona plurimo e maltrattamenti in famiglia.
Alla base del gesto un litigio, avvenuto qualche ora prima, con la compagna. I due vivevano insieme a Empoli da appena un mese. Con loro anche il figlio della donna, avuto da una precedente relazione. L'appartamento apparterrebbe ad un conoscente. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia l'uomo avrebbe litigato con la donna fino a che la madre di lei, intervenuta per difendere la figlia, lo avrebbe colpito con la fibbia di una cintura, poi è andata via con la ragazza e il nipotino.
L'uomo a quel punto ha chiesto soccorso alla famiglia che si è radunata nell'abitazione di Empoli. Dopo essersi fatto curare in ospedale, l'uomo ha mostrato intenti vendicativi e, intorno alle ore 20.30, avrebbe chiesto ai parenti di accompagnarlo a casa della compagna. Al rifiuto dei familiari l'uomo li ha sequestrati infilandosi nella cintura due coltelli da cucina a lama arrotondata e un coltello da carne con lama di 19 cm.
Stando al racconto dei familiari l'uomo avrebbe anche preso per l'orecchie un piccolo coniglio, animale domestico, minacciando di sgozzarlo e di emulare il gesto sui familiari. Fortunatamente l'animale è stato 'risparmiato'.
All'arrivo della polizia l'uomo ha buttato su un tavolo le armi ed è stato arrestato. Il ragazzo era in stato confusionale, alternando momenti d'ira a momenti di riso.
La storia ha radici nel 2010, quando il ragazzo iniziò ad avere i primi problemi di droga, soprattutto con la cocaina: da quel giorno 6 anni di violenze e minacce che la famiglia ha sempre tentato di nascondere. Prima le richieste di denaro, poi, quando la famiglia ha smesso di assecondarlo, le prime minacce e plurimi episodi di mobili e oggetti di casa distrutti. L'uomo ha partecipato negli anni anche a percorsi di recupero e visite psichiatriche, ma non è mai riuscito a superare il problema.
Nel 2013 è stato arrestato e condannato per maltrattamento ad una ex fidanzata e ha ricevuto anche altre denunce per violenza su altri soggetti. Poi nel maggio di quest'anno arriva la denuncia della famiglia stessa, ormai esasperata dagli atteggiamenti del ragazzo. Sembra che la sorella, la quale abitava nello stesso stabile, abbia addirittura cambiato abitazione proprio per l'insosetenibilità' del rapporto con il fratello.
Il ragazzo è stato condotto a Sollicciano in attesa della convalida di arresto che avverrà presubimilmente nei prossimi giorni.
Il sostituto commissario Danilo Di Stefano commenta l'arresto: "La normativa introdotta nel 2013 che impone l'arresto obbligatorio per reati di maltrattamento in famiglia, prima facoltativo, ci permette di garantire alle vittime maggiori tutele e periodi di tranquillità". Di Stefano ha reso noto che si tratta del quarto caso analogo nel 2016.
La famiglia ha chiesto "che venga portato un po' di rispetto sulla vicenda e che il ragazzo non sia carne da macello", chiarendo che "non si tratta di un delinquente". La famiglia ha anche raccontato che il 24enne avrebbe più volte tentato percorsi di recupero psichiatrico, ma che "nessun dottore ha mai riconosciuto nessun tipo di problema, anche se era evidente che qualcosa non andasse".
