"Nel periodo prenatalizio si sta verificando una forte recrudescenza del fenomeno dei furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, come dimostrano quotidianamente le cronache dei giornali.
Il comprensorio del cuoio non è indenne da tale triste fenomeno. Vi sono giorni nei quali i malfattori “setacciano” intere zone, quasi in adempimento di un piano studiato a tavolino. Quando va bene i cittadini sono costretti ad assistere sempre più impotenti allo scempio e alla violazione delle proprie abitazioni e a sopportare la frustrazione di vedere mani ignote di furfanti sottrarre alla famiglie pezzi della loro storia. Quando va male c’è anche l’aggressione fisica nella propria abitazione, cioè nel luogo inviolabile per definizione, il rifugio sicuro per antonomasia.
A fronte ad una tale situazione, che in caso di aggressione fisica raggiunge i massimi livelli di drammaticità e pericolosità, sembra essersi creata una certa assuefazione, quasi si trattasse di fatti di ordinaria amministrazione. Assuefazione che ha influenzato anche i cittadini i quali oramai, dato il buonismo imperante, considerano i furti o addirittura le aggressioni fisiche come una normale tassa da pagare ai delinquenti il più delle volte stranieri, come fosse un bollo dell’auto.
Non vi può essere normalità quando si è obbligati a vivere nel timore che qualche “normale” malfattore ti faccia una sgradita visita nella tua abitazione, magari di notte, durante le ore del riposo, quando nelle case vi sono anche bambini e anziani. E’ ora di dire basta. Le Autorità si attivino, i cittadini pretendano di essere protetti non consolati.
In alcune zone sono stati messi in atto piani anti ladri, pattugliamenti notturni, ronde, telecamere, chiedendo esplicitamente la collaborazione dei cittadini per individuare movimenti e personaggi sospetti. Nel comprensorio del cuoio cosa si sta facendo?".
Roberto Ferraro, Responsabile comprensorio del cuoio - IDEA