
"Giungono notizie di turbolenze nell’annunciato processo di fusione dei gestori dei rifiuti della Toscana Centrale. Avevamo sollevato perplessità nel Consiglio comunale del 12 dicembre circa la correttezza della valutazione del valore reale di Publiambiente, che sembrava sottostimato da quel 11% di rappresentazione dentro la nuova azienda. Publiambiente porta un bacino di utenza quasi doppio rispetto a Prato ed una redditività di molto superiore, che però non pesa nella determinazione del valore, facendo sì che la nostra quota rimanga al di sotto di quella di ASM (Prato). Ma per la maggioranza andava tutto bene cosi, probabilmente perché la presidenza a Regini compensava le quote mancanti. Adesso si scopre che in molti altri comuni le nostre perplessità erano condivise.
Il comune di Pistoia in particolare, avanzando seri dubbi sulla correttezza delle stime fin qui fatte, ha chiesto e ottenuto una modifica dei patti parasociali, in modo da prevedere un ricalcolo. E adesso siamo di fronte al paradosso. I comuni che hanno già votato la delibera di fusione hanno approvato un testo dei patti parasociali che non sarà quello definitivo. Il nuovo testo è stato già inviato ai comuni, ma siccome l’assemblea di Publiservizi, per dare il via libera alla fusione, si terrà domani, chi ha già votato non si sa come possa fare a far esprimere i Consigli Comunali sul nuovo testo. Vorremmo diffidare pubblicamente i sindaci dal procedere all’approvazione di qualcosa di diverso da ciò che i consigli hanno votato. Sarebbe un atto ennesimo di arroganza e di scorrettezza istituzionale che non intendiamo tollerare. Le cose si impari a farle con i tempi dovuti, e non sempre di corsa, senza possibilità di discussione.
Se ci sono ripensamenti si torni ai Consigli Comunali e li si faccia esprimere. La dismissione di Publiambiente è per quest’area un atto importante che mette in gioco un pezzo del patrimonio pubblico di tutto rilievo. Vogliamo essere messi in grado di valutare bene le scelte che si stanno facendo e che tutto avvenga nella massima trasparenza e correttezza.
Che nessuno pensi di saltare i Consigli Comunali e di risolvere tutto tra i soliti noti".
I gruppi consiliari di opposizione FabricaComune per la Sinistra, Ora si Cambia e Linea Civica
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