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Alfredo Ghizzani, una vita per il settore conciario: l'addio del Consorzio Conciatori

Alfredo Ghizzani

Con la scomparsa stamani mattina di Alfredo Ghizzani  se ne va un personaggio che ha animato la storia locale ed il settore conciario di Ponte a Egola e del distretto per moltissimi anni.

L’attività di imprenditore conciario nasce nei primi anni ’60, insieme ai fratelli Giuseppe e Sergio guidano  la conceria Ghizzani, che si trasformerà  in  “Conceria Montana”.

Grande imprenditore di successo, un uomo che vedeva sempre avanti e con una grande capacità di introspezione e visione lungimirante, una carriera la sua importante e piena di soddisfazioni, che gli ha valso anche la nomina a Cavaliere del lavoro.

Di Alfredo vogliamo ricordare l’attività di imprenditore che ha guidato le sue aziende per anni con grande passione e determinazione unitamente all’impegno sociale che l’ha condotto a ricoprire la carica di Presidente del Consorzio Cuoiodepur dal 1988 al 1992 e poi dal  1994 al 2000 la Presidenza del Consorzio Conciatori.
E’ stato l’uomo che ha gestito tantissime questioni e problematiche relative alle emergenze che hanno contraddistinto il settore, erano gli  anni delle grandi battaglie sul fronte dell’ambiente se il depuratore aveva già raggiunto una grande efficienza in termini di abbattimento del carico inquinante rimanevano aperte tantissime altre questioni semplici ma ingarbugliata dal punto di vista normativo che durarono tanto tempo. Determinante per la risoluzione fu l’impegno in termini umani e di rapporti sociali  ed il piglio che contraddistinguevano Alfredo Ghizzani.

Sotto la sua Presidenza si è ulteriormente sviluppata l’intensa collaborazione  tra il mondo accademico,  l’UNIC  di cui è stato anche consigliere, l’Unione industriale Pisana ed è stata siglata la convenzione per attivare lauree ad indirizzo conciario in chimica ed ingegneria chimica; non ultima citiamo fra le numerose attività la realizzazione dell’urbanizzazione della zona industriale di Pruneta.

Con la sua presidenza il Consorzio Conciatori nella sua attività niente ha tralasciato a partire dall’immagine del settore alla ricerca dei nuovi mercati alla cura e attenzione all’immagine del settore.

Potremo continuare per molto ad illustrare le attività che le strutture associative hanno svolto sotto la sua ferrea guida, ma ci piace ricordarlo soprattutto come uomo, a chi lo ha conosciuto lascia un grande esempio di valori di serietà di professionalità e impegno, un forte attaccamento all’azienda ma soprattutto al settore conciario che è stato parte della sua vita ed al territorio dove lavorava ed abitava.

E come amava sempre dire: “ le concerie stanno prendendo la strada del mondo”.

I Conciatori sono vicini in questo momento di dolore alla moglie Cesarina ai figli Marta e Pasquale e alla conceria Montana.

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