"Nell’O.d.G. del Consiglio Comunale di Cerreto Guidi di ieri sera (29/11/16) c’era l’interrogazione già presentata dal consigliere Spinelli Vladimiro del Gruppo Rosso Cerreto sul tema dell’odioso ed eccessivo rincaro del 6.8% delle tariffe dell’acqua pubblica nell’empolese val d’Elsa. Quello che il Comunista Spinelli chiedeva per quanto riguarda il comune di Cerreto Guidi, quale fosse la posizione del Sindaco Rossetti e dell’amministrazione riguardo gli aumenti tariffari contenuti nella delibera del 3 ottobre 2016, sulla mancanza di depurazione dei reflui del capoluogo e cosa si voglia fare per alcune zone, come ad esempio via Piave e via Veneto, che sono dei veri e propri “colabrodo” con continue rotture alle tubature, con conseguenti interventi di manutenzione che oltre al disagio che creano ai cittadini, implicano un enorme spreco di acqua e costi delle riparazioni che poi vanno a finire nelle bollette.
Nella risposta il sindaco ammette di aver cercato di contenere l’aumento, considerato anche la percentuale di partecipazione in Acque S.p.A. del comune di Cerreto che è tra le più basse. E che nel 2017 dovrebbero prendere il via i lavori per la realizzazione del recupero e depurazione dei reflui del capoluogo, essendo quasi arrivati alla fase di progettazione esecutiva, tenendo conto che trattasi di un progetto impegnativo. Per nuove tubature dell’acqua potabile il problema è ben lungi dall’essere risolto, diciamo noi!
Secondo Spinelli la risposta nel complesso è ritenuta soddisfacente, ma qui allora il tiro si sposta altrove. Quanto pesano le amministrazioni ai tavoli dove si prendono certe decisioni e quella Cerretese in particolare? Se nel tempo Acque S.p.A. ritiene di aver fatto ingenti investimenti, e anche per questo le tariffe sono così alte, a Cerreto Guidi di questi investimenti non se n’è vista traccia e a noi questo non va proprio!
Quello che non accettiamo, sia come cittadini che come gruppo di sinistra, sono questi aumenti delle tariffe dell’acqua pubblica con relativi prezzi tra i più alti d’Italia e bisogna pure considerare che contemporaneamente si distribuiscono 4 milioni e 478 mila euro di dividendi tra i soci, disattendendo con questo pure l’esito del referendum del 2011! Tutto questo è davvero inaccettabile.
Adesso conclude Spinelli ben venga il progetto del recupero e depurazione dei reflui del capoluogo, sperando che non sia solo una propaganda elettorale, visto il clima ed il momento e che nel prossimo anno possano davvero partire i lavori. Ma non ci basta, visto che i cittadini di soldi ne tirano fuori ingenti somme vorremmo anche vedere a breve investimenti per il rifacimento di tutte quelle tubature vecchissime che tanto spreco producono con continue rotture".
Rosso Cerreto – Uniti a Sinistra, Consigliere Vladimiro Spinelli PCI