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Referendum, Pd e Questa è Empoli firmano un documento per il Sì

Tutti i consiglieri comunali del gruppo del Partito democratico e di Questa è Empoli hanno firmato un documento in favore del sì al referendum costituzionale:

“In un mondo che cambia rapidamente assieme ai suoi bisogni la politica italiana ha mostrato nel tempo un evidente affanno nell’essere protagonista dei mutamenti - recita il documento- Il referendum del 4 dicembre offre la possibilità di invertire questa tendenza ed è la ragione che spinge noi tutti a votare SI.

Sono 30 anni che si invoca la riforma dell’organizzazione dello Stato e, in particolare, del bicameralismo perfetto, per favorire una maggiore stabilità dei Governi e rimuovere quel continuo rimbalzo delle leggi tra Camera e Senato che ne ritarda l’approvazione.

Ebbene, con questa riforma una sola Camera approverà le leggi e darà la fiducia al Governo, garantendogli di durare per l’intero mandato e ponendo fine in tal modo a quella girandola di Governi che ha fortemente compromesso la capacità di impostare politiche durature ed efficaci e minato la credibilità del nostro Paese all’estero.

Così come dopo 10 anni di chiacchiere sui costi della politica, questa riforma passa dalle parole ai fatti, riducendo di un terzo i parlamentari retribuiti, cancellando Enti ormai superati e costosi come il CNEL e le Province, eliminando il finanziamento pubblico dei gruppi consiliari regionali e fissando un tetto massimo allo stipendio dei consiglieri regionali pari a quello del sindaco di città capoluogo di Regione.

Tale opera di rinnovamento istituzionale e di eliminazione degli sprechi è stato il frutto di un lungo percorso parlamentare, durato due anni e che ha prodotto, attraverso il confronto, ben 122 modifiche alla bozza iniziale della riforma, a conferma della volontà di trovare la più larga convergenza possibile.

Una riforma che, al contrario di quanto è stato detto da alcuni, modifica soltanto la seconda parte della Costituzione, quelli appunto che regolamentano l’organizzazione dello Stato, mentre non tocca i primi 54 articoli che sanciscono i diritti e doveri inderogabili, le libertà inviolabili e i valori dell’antifascismo su cui è nata la Repubblica democratica.

Né deve trovare ascolto lo spauracchio di “derive autoritarie” agitato dal fronte del “NO”, perché la riforma non muta neppure un articolo tra quelli che disciplinano i poteri del Governo né tanto meno quelli del Presidente del Consiglio e lascia invariati, al contempo, i poteri di controllo del Presidente della Repubblica e della Magistratura, aumentando, casomai, le prerogative della Corte Costituzionale con il nuovo controllo di legittimità preventivo delle nuove leggi elettorali.

Così come la voce ed i poteri dei cittadini verranno resi più efficaci, grazie al rafforzamento degli strumenti di democrazia diretta esistenti ed alla introduzione del nuovo referendum propositivo.

Per questo voteremo “SI” e invitiamo tutti i cittadini empolesi a fare altrettanto, per consentire al Parlamento di promulgare senza ritardi le leggi utili al Paese, al Governo di attuare il proprio programma, alle opposizioni di avere garanzie sul loro potere di controllo e al popolo sovrano di essere ascoltato quando esercita le proprie funzioni.

Siamo convinti che questa occasione non vada persa, perché dopo 30 anni di tentativi andati a vuoto, questa volta il Paese può fare un importante passo avanti, questa volta dipende solo da noi, questa volta basta un Sì”.

Fonte: Ufficio stampa PD Empolese Valdelsa

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