Dopo due 'ad personam', ecco il primo Sant'Andrea d'oro della Giunta Barnini assegnato ad un gruppo di associazioni o, per la precisione, a un 'sistema'. Il prossimo 30 novembre, nel giorno in cui si festeggia il nostro patrono, saliranno sulla ribalta tutti coloro che operano nel settore della Protezione Civile.
Inutile aggiungere che si tratta di persone che, purtroppo, hanno avuto in questi ultimi mesi molto da lavorare non solo per i grandi eventi come il terremoto che ha colpito l'Italia centrale, ma anche per i loro preziosi interventi in caso di pioggia forte o di altri problemi più legati al nostro territorio, fenomeni più piccoli ma nei quali c'è ugualmente bisogno di qualcuno che sia capace di dare una mano con alle spalle non solo una preparazione tecnica ma anche con quel tocco di umanità che spesso fa la differenza in certi momenti. Gente in grado di dire a chi si trova d'improvviso in difficoltà, <tranquillo che noi veniamo ad aiutarti, quello che possiamo fare lo facciamo, ci siamo>.
Persone, spesso volontari, col cellulare sempre acceso e pronte a partire in ogni momento, senza badare all'orario o alle difficili situazioni ambientali ed emotive in cui si trovano sempre ad operare. Per questo è bello pensare che per un giorno tutti ci ricorderemo del loro impegno, della loro passione, della loro umanità, della loro professionalità, del loro attaccamento al nostro territorio ed a quel valore della solidarietà che ci fa sempre sentire orgogliosi di essere italiani.
Ma quello del Sant'Andrea d'oro è anche un premio a un sistema che funziona, che sa muoversi nei momenti di emergenza, quando anche quello che solitamente è normale diventa d'improvviso difficilissimo, quando tanti sono pronti a dire "io ci sono" anche sull'onda del coinvolgimento emotivo ma serve poi qualcuno che sia in grado di mettere in moto la macchina, coordinarla per guidarla laddove deve andare. Un esercito di tanti eroi senza volto, coperti sotto le loro divise, una sorta di grande ‘angelo custode’ per tutti noi, come li ha definiti il sindaco Barnini, persone a cui, almeno per un giorno, potremo dire la cosa che più conta: semplicemente grazie.
Marco Mainardi