La segreteria di Fns Cisl visita il carcere di Sollicciano: "Situazione grave"

Il carcere di Sollicciano
Questo l'intervento del segretario generale Fns Cisl Fabrizio Ciuffini:
Lo scorso 18 novembre, nell’ambito delle attività c he il Sindacato di Polizia Penitenziaria può effett uare, la Segreteria Regionale della FNS CISL Toscana ha ver ificate le condizioni degli ambienti di lavoro inte rni alla Casa Circondariale di Sollicciano.
Ne è emerso un quadro disastroso che con una specif ica nota è stata relazionata al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria dott. Martone ed alla Dr.ssa Stefanelli quale Direttore del carcere.
Con ulteriore documento (completo della suddetta re lazione tecnica) questa Segreteria ha informato del le condizioni anche il sindaco della Città Dario Nard ella. Lo stato di degrado strutturale è molto avanzato, c on infiltrazioni d’acqua diffuse, associate ad una condizione di scarsa igiene ambientale. Ci sono cen tinaia di aperture nelle lunghe pareti dei corridoi (sono praticamente saltate una miriade di mattonelle in “ vetro-cemento”) che rendono vana la spesa pubblica per riscaldare tali ambienti.
Appare chiaro che la disp ersione del calore è quasi totale. Molti dei cancelli che in passato erano stati autom atizzati sono tornati ad un uso manuale (con le vec chie chiavi per intenderci) perché manca la manutenzione de motori. Delle due cucine esistenti, utili a preparare i pas ti dei circa 750 detenuti presenti, ne funziona un a sola soltanto; spazi comuni, come ad esempio la chiesa e la sala cinema al Reparto femminile, sono interdet ti all’uso per gravissime carenze strutturali.
Ma anche una parte importante per la sicurezza dell ’Istituto, il muro di cinta, è inutilizzabile dopo un crollo avvenuto un anno prima e la dichiarata inagibilità certificata dopo un controllo dei Vigili del Fuoco.
In alternativa il reparto di Polizia penitenziaria si è organizzato con strumenti di controllo elettronic i e con servizi di Ronda con automezzi e Personale per la v igilanza armata. Ma il muro rimane lì, senza interv enti per la sua messa in sicurezza, rappresentando un ri schio nei già tanti rischi del lavoro in carcere, r ischi per possibili ulteriori crolli che costringono il Perso nale ad una ulteriore attenzione.
Sollicciano rimane poi uno degli Istituti sovraffol lati, visto che a fronte dei 490 posti continua ad ospitare circa 750 detenuti e tra questi circa 80 sono donne (con 3 Bambini) nonostante in regione il fenom eno sovraffollamento riguarda ormai solo alcuni Istitu ti.
Al contrario invece il Personale di Polizia Pen itenziaria rimane carente nella dotazione numerica che a front e di 696 Unità previste dal Decreto Ministeriale ve de mancare circa 100 Unità tra Personale comandato pr ovvisoriamente ad altre Sedi e quello mancate in mo do assoluto per mancate assunzioni.
La riduzione di capacità di spesa del Ministero del la Giustizia è motivo poi di ulteriori difficoltà; una parte dei problemi infatti (ad esempio pulizie ambiental i e manutenzione ordinaria della Struttura) potrebb e essere affrontato con l’immissione al lavoro dei Detenuti. Invece in carcere il dato della disoccupazione è l'opposto di quello che i Cittadini vivono fuori delle mura.
Risultano inseriti nel lavoro circa il 20% della po polazione detenuta, mentre il restante 80% è sostanzialmente inoperoso (una situazione questa contraria anche a lla missione costituzionale dell’art. 27 per il recuper o e la riabilitazione delle Persone condannate). Insisteremo perché anche le altre Istituzioni e la Politica non lascino in queste condizioni Solliccia no, scaricando su utenza ed Operatori tutta questa pesa nte situazione.
Fabrizio Ciuffini, segretario generale Fns Cisl