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Martina ai Georgofili, il ministro: "Investiamo nella ricerca anche in campo agricolo

L'ex ministro Maurizio Martina a Empoli (foto gonews.it)

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi a Firenze all'Accademia dei Georgofili la presentazione del Piano per lo sviluppo delle Biotecnologie sostenibili e quello per la crescita dell'Agricoltura di precisione in Italia in collegamento con Industria 4.0.

"Sostenibilità e innovazione - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - sono le due direttrici fondamentali per lo sviluppo del modello agricolo italiano, per proteggere la nostra biodiversità e valorizzare la distintività delle produzioni nazionali. Per questo abbiamo deciso di investire nella ricerca pubblica sul fronte delle biotecnologie sostenibili e sull'agricoltura di precisione. Lavoriamo sulla frontiera più avanzata degli studi per rendere l'Italia sempre più protagonista nel proporre soluzioni nuove alla produzione alimentare.

In questi mille giorni di governo abbiamo tracciato un percorso di crescita che è una diretta eredità di Expo Milano. Da qui ai prossimi tre anni potremo avere un avanzamento concreto nello studio delle principali colture nazionali, così come sul fronte dello studio e dell'applicazione dei big data in agricoltura. Non siamo all'anno zero, ma possiamo fare quel salto di qualità che renda sempre più competitive le nostre imprese. La tutela del reddito di chi vive di agricoltura passa anche e soprattutto da qui".

BIOTECNOLOGIE SOSTENIBILI

Per quanto riguarda le biotecnologie, il piano ha una dotazione finanziaria di 21 milioni di euro e rappresenta il più importante progetto di ricerca pubblica fatto nel nostro Paese su una frontiera centrale come il miglioramento genetico attraverso tecniche innovative e sostenibili.

Le colture coinvolte sono quelle che più caratterizzano il modello agricolo italiano, per puntare al miglioramento produttivo e all'aumento della resistenza delle piante alle malattie e al cambiamento climatico. In particolare gli studi saranno dedicati a:

Vite, olivo, pomodoro, pesco, albicocco, agrumi, frumento, melanzana, melo, ciliegio, pioppo.

Il piano è articolato su tre anni e la regia dell'operazione è gestita dal Crea, il centro di ricerca specializzato del Mipaaf.

Il Piano triennale prevede iniziative di ricerca in laboratorio, a legislazione vigente, con biotecnologie più moderne e sostenibili come il genome editing e la cisgenesi. Questi strumenti possono consentire infatti un impegno mirato di miglioramento genetico senza alterare le caratterizzazioni produttive del sistema agroalimentare, migliorandone le performance anche rispetto alla resistenza alle malattie.

I ricercatori italiani sono impegnati su queste frontiere, ma fino ad oggi non erano mai state investite risorse da parte del Governo per finanziare questi studi. Vengono così potenziati i filoni di ricerca già attivi e soprattutto avviati nuovi percorsi sulle colture tradizionali del nostro Paese. È bene ricordare che per la maggior parte dei prodotti servono ancora anni di studi in laboratorio, prima di poter arrivare eventualmente alla fase sperimentale in campo.

AGRICOLTURA DI PRECISIONE E DIGITALE

Per lo sviluppo di nuove tecnologie e per una maggiore applicazione dell'agricoltura di precisione in Italia è prevista una più forte collaborazione tra il Crea e il Cluster Agrifood previsto dal piano Industria 4.0.

Il Crea lavorerà anche sul fronte dei Big Data agricoli, attraverso un progetto di open cloud della gestione pubblica di questi dati sensibili che serviranno ad aiutare le imprese a essere più sostenibili, più efficienti e più competitive grazie all'ottimizzazione dei fattori produttivi. L'obiettivo è far crescere dall'1 al 10% la superficie coltivata in Italia con tecnologie di agricoltura di precisione e utilizzare i big data prodotti da queste macchine per migliorare i processi produttivi.

All'interno del Piano Industria 4.0, poi, sono previsti investimenti mirati nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie per agricoltura e agroalimentare.

In particolare:

- Accesso delle imprese agricole, contoterzisti e agroindustria alle misure di sostegno agli investimenti come iperammortamento al 250% e superammortamento per acquisto di tecnologie 4.0;

- Investimenti per favorire l'accesso delle imprese alla banda ultralarga, in coordinamento con le risorse per tali infrastrutture comprese nei fondi europei agricoli;

- Azzeramento del costo della garanzia primaria Ismea per le imprese agricole, attraverso un plafond dedicato nell'ambito del rifinanziamento del Fondo di Garanzia Mise.

DALL'ANSA

La ricerca perno competizione-sostenibilità

"Guardo con grande attenzione a tutta la frontiera della ricerca in campo agricolo, della ricerca sostenibile e delle sue nuove frontiere e anche dello sviluppo della grande questione dell'agricoltura di precisione nel modello agricolo italiano perché questi due elementi incrociano il binomio competitività-sostenibilità più di ogni altra leva". Lo ha detto il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina oggi a Firenze nel suo intervento su 'L'agroalimentare italiano nel futuro' all'Accademia dei Georgofili. "Per noi che abbiamo innanzitutto il tema di tutelare il reddito delle aziende agricole - ha aggiunto -, svilupparne le potenzialità e la competitività dentro un quadro dove la sostenibilità non è più un fattore esterno ma è parte fondamentale della competitività delle imprese, questi incroci ci costringono e ci spronano a percorrere la via dell'innovazione e della tecnologia ben sapendo che nel modello agricolo italiano questa frontiera va interpretata dentro un contesto di biodiversità e di delicatezza del territorio e delle nostre produzioni agro-alimentari che noi dobbiamo assumere come un tratto fondamentale del contesto in cui operiamo. Non possiamo operare in Italia come si opera in agricolture estensive, fatte di prodotti con caratteristiche diverse dal nostro".

Dall'Ue via verifica biotecnologie

Il commissario europeo alla Salute e sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis "ha formalizzato nei giorni scorsi l'avvio di un percorso di valutazione e verifica delle biotecnologie sostenibili in chiave europea. Ha scritto formalmente una lettera ai ministri sostanzialmente provando a costruire un percorso di dialogo che dovrebbe vedere la luce all'inizio del 12017 a seguito anche delle nostre pressioni a sviluppare questa frontiera e cercare di risolvere alcuni nodi irrisolti della questione che già da tempo giace in ambito europeo".

Lo ha riferito il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina stamane a Firenze nel suo intervento sul tema 'L'agroalimentare italiano nel futuro' all'Accademia dei Georogofili. "Per me - ha aggiunto il ministro - questo è un fronte interessante perché si tratterà di capire anche a Bruxelles come possiamo accompagnare questo lavoro. Credo che il nostro piano ci consenta di arrivare a questa discussione forti di un pacchetto di strumenti, di idee, di obbiettivi molto sostenibili, calzanti rispetto al contesto italiano.

Ovviamente difendendo l'impianto della legislazione italiana in materia ma provando a sviluppare al massimo il potenziale che abbiamo nei cassetti. Senza forzature, senza cambi di passo - che non sarei in grado di sostenere perché non ne sono convinto, e qui parlo in particolare di tutta la grande discussione sul tema ogm, vecchio modello, transgenesi etc. e io non voglio rievocare questo dibattito - penso che il nostro compito è aprire una nuova frontiera, fare un passo in avanti con la consapevolezza che ormai disponiamo di potenzialità sul versante della ricerca ben più avanzate in termini di sostenibilità di questa vecchia discussione".

Dopo anni ora il piano da oltre 20 milioni

"Dopo anni, sostanzialmente, di mancati investimenti nella ricerca pubblica in campo agricolo, torniamo ad investire su questo fronte: lo facciamo con un piano da oltre 20 milioni". Lo ha detto il ministro Delle Politiche Agricole Maurizio Martina, a margine del convegno 'L'agroalimentare italiano nel futuro' organizzato dall'Accademia dei Georgofili. "Presentiamo il nostro piano per la ricerca agricola che abbiamo fortemente voluto - ha spiegato Martina - che segna, secondo me, un punto di novità enorme, anche dal punto di vista del metodo con cui abbiamo impostato questo lavoro. Siamo andati in profondità rispetto all'avanzamento della ricerca su colture tipiche del Made in Italy agroalimentare italiano. Questo per me - ha concluso Martina - e' un piano di svolta, che si inserisce dentro un progetto più strategico che da tempo stiamo curando e che e' legato anche al Cluster dell'Agrifood di Industria 4.0".

Biotec sostenibili e digitale sono futuro

''Biotecnologie sostenibili e agricoltura digitale sono le chiavi alla base del piano triennale straordinario del Crea, che ha ricevuto dalle legge di stabilità 21 milioni di euro per permettere al settore di proiettarsi a pieno titolo nel prossimo decennio''. Lo ha ricordato Salvatore Parlato, commissario straordinario Crea a Firenze in un convegno presso la sede dell'Accademia dei Georgofili, alla presenza del Ministro Maurizio Martina che ha concluso i lavori, sulle opportunità che il progresso tecnologico offre al sistema agroalimentare. ''Con questi fondi - ha detto Parlato - applicheremo tecniche innovative di miglioramento genetico di recente definizione e diverse da quelle finalizzate agli Ogm, ad alcune specie agrarie di specifico interesse per l'agroalimentare dall'ortofrutta ai cereali, con l'obiettivo di incrementare in modo naturale e non invasivo la resistenza ai patogeni e il miglioramento della qualità dei prodotti. Inoltre - ha proseguito - investiremo molto anche nello sviluppo dell'agricoltura di precisione, per favorire e diffondere l'introduzione delle nuove tecnologie in agricoltura''.

Con 54 mila imprese, 385 mila addetti (più altri 850 mila indiretti della produzione agricola trasformata), un fatturato 2016 di 134 miliardi di euro, l'industria alimentare è il secondo comparto manifatturiero italiano, terzo posto in Europa. ''Lo sviluppo manifatturiero - ha ricordato Paolo Bonaretti, presidente del Cluster Agrifood e direttore generale di Aster - è sempre più orientato ad una maggiore qualità dei prodotti e dei processi produttivi, ma anche in grado di sviluppare una filiera integrata beni-servizi per lo sviluppo di nuovi mercati e imprese industriali Agricoltura: Crea, biotec sostenibili e digitale sono futuro.

''Biotecnologie sostenibili e agricoltura digitale sono le chiavi alla base del piano triennale straordinario del Crea, che ha ricevuto dalle legge di stabilità 21 milioni di euro per permettere al settore di proiettarsi a pieno titolo nel prossimo decennio''. Lo ha ricordato Salvatore Parlato, commissario straordinario Crea a Firenze in un convegno presso la sede dell'Accademia dei Georgofili, alla presenza del Ministro Maurizio Martina che ha concluso i lavori, sulle opportunità che il progresso tecnologico offre al sistema agroalimentare.

''Con questi fondi - ha detto Parlato - applicheremo tecniche innovative di miglioramento genetico di recente definizione e diverse da quelle finalizzate agli Ogm, ad alcune specie agrarie di specifico interesse per l'agroalimentare dall'ortofrutta ai cereali, con l'obiettivo di incrementare in modo naturale e non invasivo la resistenza ai patogeni e il miglioramento della qualità dei prodotti. Inoltre - ha proseguito - investiremo molto anche nello sviluppo dell'agricoltura di precisione, per favorire e diffondere l'introduzione delle nuove tecnologie in agricoltura''.

Con 54 mila imprese, 385 mila addetti (più altri 850 mila indiretti della produzione agricola trasformata), un fatturato 2016 di 134 miliardi di euro, l'industria alimentare è il secondo comparto manifatturiero italiano, terzo posto in Europa. ''Lo sviluppo manifatturiero - ha ricordato Paolo Bonaretti, presidente del Cluster Agrifood e direttore generale di Aster - è sempre più orientato ad una maggiore qualità dei prodotti e dei processi produttivi, ma anche in grado di sviluppare una filiera integrata beni-servizi per lo sviluppo di nuovi mercati e imprese industriali in un'ottica di aumento di produzione, riducendo l'impatto ambientale''.

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