I 10 minuti non pagati e gli altri punti della protesta Fials all'ospedale 'San Giuseppe'
'Tempi moderni, fregature antiche', recita il manifesto del sindacato Fials e la voce degli iscritti e del segretario Maria Grazia Rizza presenti quest'oggi, giovedì 17 novembre, tuona davanti all'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. Quattro sono i punti su cui l'organizzazione sindacale diverge da Cgil, Cisl, Uil e Nursind.
"Ogni giorno qualunque lavoratore si debba mettere un camice ha 10 minuti di pausa-divisa, 5 minuti prima dell'avvio del turno e 5 minuti dopo, che non vengono conteggiati nel salario finale", commenta Rizza. "Dalla firma dell'accordo nel 2009 a oggi un mese di lavoro è andato perso con queste pause".
E ancora: "Agli Oss (operatori socio-sanitari) viene applicato il turno viola, che non ha senso. A chi tocca il turno viola può capitare la chiamata in assistenza da qualsiasi reparto. Questo operatore deve andare in zone dove non conosce i pazienti perché non può fare l'affiancamento iniziale".
Sui diritti dei lavoratori: "Solo nel territorio della ex Asl 11 i lavoratori non possono avvalersi della medicina del lavoro. Solo l'azienda concede l'autorizzazione su come e quando il dipendente può farsi visitare".
Per ultimo un problema 'fuori' dalle mura del 'San Giuseppe' ma non per questo non grave. "Il parcheggio di via Alzaia, nel lungarno, è riservato ai dipendenti ma di notte sono già capitati episodi di aggressioni. Per chi volesse avere un posto più vicino ci sono i parcheggi per gli utenti. Ma ogni giorno per i lavoratori c'è il 'balzello' di un euro, senza considerare la tessera una tantum da 5 euro. Si parla di 26 euro al mese, 312 euro l'anno ancora tolti dalle tasche dei lavoratori".
Sulla questione pausa-divisa Fials intende andare avanti diffidando l'Asl Toscana Centro affinché consideri i 10 minuti extra e il reintegro di questi. Si parla di oltre 1.500 lavoratori coinvolti. Se l'azienda dovesse rispondere picche, Fials andrà davanti al giudice del lavoro.