Questione rifiuti, interviene Rifondazione: "Sbalorditi di quanto sta accadendo"

foto di archivio
Di seguito l'intervento di Rifondazione Comunista di Casole d'Elsa:
"Siamo sbalorditi di quanto sta accadendo tra noi per la questione dei rifiuti e delle indagini in corso sulla gara che assegnò l'appalto alla Sei Toscana. Si parla di turbativa d'asta. E di 'compensi' mascherati. Contiamo sul lavoro della magistratura, ma qualche commento politico s'impone.
A noi non piace questo sistema: sosteniamo la necessità di una gestione totalmente pubblica dei rifiuti, e non siamo per affidarci al mercato. Ma se lo si fa, lo si fa fino in fondo con correttezza e trasparenza. Invece va costatato che situazioni di assoluta gravità, come quella che ha portato alle indagini e agli arresti nell'ambito della 'nostra' area vasta, sono purtroppo prevedibili e previste.
La politica dovrà prendersi le sue responsabilità. Ma noi siamo attoniti, atterriti dal costatare che sono oggetto d'indagine dirigenti d'altissimo livello del Pd senese e valdelsano, per di più già del PCI. Abbiamo fiducia nella magistratura, che magari appurerà l'estraneità ai fatti. Ma siamo arrivati qui, scordando che l'interesse dei privati è semplicemente fare profitti, non necessariamente leciti.
C'è il sospetto che si sia al di là delle ben note scelte politiche molto sbagliate della Regione, che si basa sugli inceneritori anziché sul riciclo, giustificandosi sulla base di una previsione errata e artificialmente gonfiata di produzione di rifiuti. Non solo si finisce – se è vero - per favorire platealmente aziende "vicine” e avvinghiate a imprenditori “vicini”, ma le indagini parlano di compensi illeciti, insomma, girerebbero soldi, molti. Un bell'incubo in questa Toscana piddina".