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Collegonzi, in tantissimi per l'ultimo commosso saluto a Nazzareno Serafini

Il funerale a Collegonzi di Nazzareno Serafini (foto gonews.it)

Nazzareno "era la chiesa di Collegonzi", per dirla con le parole dei familiari

"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la mia fede": con queste parole, tratte dall'opera di San Paolo, il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia ha voluto omaggiare Nazzareno Serafini ai funerali di quest'oggi, domenica 13 novembre, nella chiesa di Collegonzi.

Nazzareno, morto a 72 anni per un brutto e repentino male,"era la chiesa di Collegonzi", per dirla con le parole dei familiari, e l'ultimo saluto non si sarebbe potuto celebrare altrove se non lì, nonostante la capienza ridotta. Nazzareno puliva la chiesa prima e dopo le cerimonie, ha lottato per mantenerla viva anche dopo la morte di don Pietro Tasselli. Ha speso buona parte delle sue energie per la parrocchia e proprio la parrocchia lo ha ringraziato per i suoi servigi un'ultima volta.

Tra i parroci presenti don Wieslaw, don Gabriel, don Enrico e don Guido Engels. Accanto all'altare il gonfalone della Misericordia di Empoli a ricordare anche il vivo rapporto con il volontariato. Presente il coro di Spicchio. L'omelia è stata molto sentita, pure gli interventi commossi degli altri parroci hanno sottolineato il profondo legame con la cristianità. Poi l'intervento del sindaco, citato in apertura, per ricordare l'uomo di chiesa e il compagno di partito. Tra le prime file anche il precedente primo cittadino, Dario Parrini, e l'assessore Cristina Pezzatini, da sempre amica di Serafini.

La famiglia di Nazzareno vuole ringraziare tutti coloro hanno portato tutte queste manifestazioni d'affetto per Nazzareno questo pomeriggio: "Sapevamo che in tanti gli volevano bene, ma non immaginavamo così tante persone. Abbiamo visto gente dispiaciuta e disperata, di tutte le età". La chiesa era piena fino all'inverosimile. La salma è stata poi tumulata nel cimitero locale.

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