Nuovo caso di meningite di tipo C nel Pisano: una bambina di 9 anni, residente a Cascina, è stata ricoverata nel reparto di pediatria dell'ospedale Santa Chiara di Pisa. Ne dà notizia l'Asl Toscana nord ovest precisando che le sue "condizioni di salute sono buone anche perché la bimba era stata vaccinata all'età di un anno e ciò ha attenuato le conseguenze dell'infezione: è senza febbre e risponde bene agli antibiotici". L'igiene e sanità pubblica dell'Asl, è spiegato in una nota, "ha già rintracciato e iniziato la profilassi a chi è entrato in stretto contatto con la bambina: i familiari, i compagni dell'istituto onnicomprensivo 'Galilei' di Cascina e i compagni del corso di nuoto della piscina comunale di Cascina". La profilassi è estesa, oltre che ai compagni di corso di nuoto, anche a tutti coloro che si trovavano nella vasca della piscina nei giorni 31 ottobre, 4 e 7 novembre, dalle 18.45 alle 19.30.
Rezza (Iss): "Può accadere che il vaccino sia non totalmente protettivo"
"Per varie ragioni, può accadere che un vaccino non risulti totalmente protettivo, soprattutto sul lungo termine, ma ciò si verifica in un numero molto limitato di casi". Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), commenta il caso della bambina di 9 anni di Pisa colpita da meningite C e vaccinata all'età di un anno.
"Il vaccino anti meningite, così come altri vaccini, puo' non essere totalmente protettivo per alcune ragioni, ma in casi limitatissimi. La vaccinazione è quindi sempre consigliata, per proteggere i bambini". La prima ragione, spiega, è che "ci sono bambini che non rispondono al vaccino pienamente e non producono abbastanza anticorpi, e questo puo' succedere anche per altre malattie come l'epatite C.
Oppure può accadere che gli anticorpi non siano in quel momento ad un livello massimo, specie se è passato molto tempo dalla vaccinazione, ma poi si rialzano e la malattia risulta quindi attenuata". Un'altra possibile ragione, rileva, "è che i vaccini in alcuni casi non proteggono per tutta la vita e col passare degli anni può diminuire la quantità di anticorpi indotti dal vaccino e quindi, se infettati, non si riesce di evitare la malattia". Per questo, afferma Rezza, "per varie vaccinazioni sono previsti dei richiami e per la meningite C è previsto un richiamo in età adolescenziale".
