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Il consumo di droga, un problema ancora aperto anche nella nostra zona

(foto gonews.it)

Proprio nei giorni scorsi le cronache locali riferivano del ritrovamento di una siringa vicino a una scuola. Si tratta di episodi che ogni tanto purtroppo accadono e che, d'improvviso, riportano alla luce del sole un problema sempre attuale, ovvero il consumo di droga con relativi reati annessi, una piaga che ancora esiste e che occupa molto del lavoro delle forze dell'ordine anche nella nostra città. Per farsi un'idea di come è la situazione qui da noi, siamo andati a dare un'occhiata alle cifre ufficiali relative al 2014 della direzione centrale del servizio antidroga che danno un quadro a livello regionale e poi provincia per provincia. Il primo dato che si nota relativo a quella di Firenze è che il 2014 è stato l'anno con numero minore di operazioni anti-droga (1279 totali) ma colpisce che ben il 36.55% delle droghe sintetiche sequestrate a livello nazionale sia proprio in Toscana. A livello di sostanze si registra il minimo dei sequestri negli ultimi dieci anni per la cocaina, mentre il massimo per hashish e cannabis. Ben 2081 le persone segnalate all'autorità giudiziaria per motivi di droga, dato per fortuna in decremento rispetto all'anno precedente e corrispondente al 7.06% del totale nazionale. Le denunce hanno riguardato al 93% il reato di traffico illecito e per il restante quello di associazione finalizzata al traffico. Interessante notare anche il dato sulle nazionalità, il 53% dei denunciati in Toscana è straniero (35.9% la media nazionale) con prevalenza di marocchini, albanesi e tunisini. Purtroppo da segnalare anche i 110 minori segnalati. Per quanto riguarda i decessi in provincia di Firenze si è registrato il maggior numero, ben 15. L'antidroga costituisce un impegno importante per le forze dell'ordine che hanno condotto ben 391 operazioni nella provincia. Come si vede, insomma, il mercato della droga è ancora ben fiorente anche nella nostra zona e purtroppo i fatti di cronaca, dal ritrovamento di siringhe ai casi di overdose che spesso si registrano, sono lì a testimoniarlo. Importante è non abbassare mai la guardia non solo nella repressione, ma anche e soprattutto nell'educazione dei più giovani.

Marco Mainardi

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