Occupato l'Alberghiero Saffi: gli studenti contro la nuova sistemazione. C'è anche una raccolta firme

Ingresso/Uscita Saffi che coincide con un’eventuale via di fuga verso luogo sicuro della scuola media Guicciardini
Spazi inadeguati, laboratori lontani dalla sede, la mancata disponibilità di una palestra e gravi inadempienze dal punto di vista della sicurezza. A denunciarlo sono i ragazzi dell'Istituto Alberghiero A.Saffi di Firenze che, nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9, hanno deciso di occupare la succursale Gramsci dell'Istituto.
Era lo scorso luglio quando l'assessore all'Istruzione del Comune, Cristina Giachi, comunicò che alcune classi del 'Saffi' sarebbero state spostate al secondo piano della scuola media 'Guicciardini' in Via Ramirez da Montalvo per mancanza di spazi all'interno del plesso. Il trasferimento ha riguardato circa 150 studenti, ma la nova sistemazione non sembra piacere a tutti e tanti sono i dubbi sulla corretta gestione della struttura . Tali dubbi, inoltre, sarebbero stati avanzati anche da docenti e genitori nel corso delle Assemblee di Istituto.
Ma per molti queste intenzioni non si sarebbero realizzate. Per fare maggiore chiarezza un gruppo di genitori della Scuola Media e dell'Istituto Alberghiero hanno indetto una petizione per conoscere le relazioni tecniche che dichiarano l'Edificio in Sicurezza dopo il connubio delle due Scuole.
In sei giorni sarebbero state raccolte 250 firme. La petizione è stata inviata agli interessati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno un mese fa, ma ad oggi non ci sarebbero ancora risposte.
"Aumentando il numero delle presenze contemporanee all'interno dell'edifico - spiega una delle firmatarie - devono essere rivisti tutti i piani di sicurezza, anche perché lo stesso edificio offre i locali ad un'Associazione Musicale e ad attività relative ad un laboratorio Permanente per la pace"
"Ciò che è grave - continua - è che ad oggi la scuola non dispone di una scala esterna antincendio e stiamo parlando di un edificio costruito nel 1986, moderno rispetto alla maggior parte delle scuole, quindi meno derogabile in termini di sicurezza rispetto ad edifici più vecchi".
Intanto è arrivata prontamente la reazione del dirigente scolastico, Prof. Valerio Vagnoli, che con un duro messaggio ha invitato gli studenti a considerare le conseguenze dell'occupazione:
Questa scelta viola le norme che regolano il funzionamento della scuola e potrebbe comportare ipotesi di reato qualora la loro azione pregiudichi la normale attività dell’Istituto e la sicurezza delle persone. I Docenti sono tenuti a svolgere le lezioni ( comprese le attività di laboratorio ) anche in presenza di un solo allievo e il personale ATA svolgerà il regolare orario di servizio. Qualora il personale (docente e non) accerti dei danni alle cose o alle persone, dovrà comunicarlo al Dirigente scolastico e di ciò risponderanno, anche penalmente, gli allievi maggiorenni e i genitori di quelli minorenni. E’ vietato l’ingresso agli estranei ed è naturalmente vietato fumare anche negli spazi esterni agli edifici scolastiche. E’ altresì vietato utilizzare gli ascensori e qualsiasi locale attrezzato ( palestre, laboratori…). La riammissione a scuola avverrà attraverso regolare giustificazione scritta nella quale dovrà essere indicato il vero motivo dell’assenza: partecipazione ad azione studentesca “
IL TESTO DELLA PETIZIONE
