LA CRONACA DELLA GIORNATA DI MALTEMPO DI IERI E DI SABATO 5
Codice arancione limitato alla foce dell'Arno a Pisa, dove, fino alle ore 16 di oggi, permane il rischio idraulico sul reticolo principale. L'allerta emessa ieri riguardava, fino alla stessa ora del pomeriggio, anche altre zone della Toscana.
La decisione del Centro Funzionale regionale è stata presa in seguito all'evoluzione delle condizioni meteo in Toscana, dove, sia oggi, lunedì, che domani, martedì, sono previste locali deboli piogge, più probabili sulle zone centro meridionali, causate da una debole circolazione depressionaria sul golfo Ligure.
Tutte le situazioni di criticità causate dal maltempo nella giornata di ieri sono in via di risoluzione.
Per ogni ulteriore informazione e per gli aggiornamenti della situazione in atto si deve fare riferimento alla Protezione Civile del proprio Comune e al sito regionale www.regione.toscana.it/allertameteo.
A Pisa l'Arno ha raggiunto il livello di 3.85mt al di sopra della 1° soglia di criticità ma sta assestandosi su questo livello fino a calare nelle prossime ore. Non ci sono motivi di preoccupazione, fanno sapere dal Comune. Intanto, la notizia che ha sorpreso i pisani è il passaggio di un container galleggiante proprio sull'Arno.
ORE 22, DOMENICA 6 NOVEMBRE
Dai vigili del fuoco: "I vigili del fuoco di Firenze hanno terminato l'intervento di recupero dei mezzi d'opera rimasti nell'area di cantiere, in Arno, nei pressi del lungarno Serristori. A livello regionale i vigili del fuoco, nella giornata odierna, hanno effettuato complessivamente 701 interventi e ne rimangono da evadere ancora 124; la maggior parte di questi sono ancora relativi al territorio del comando di Arezzo, 101, dove oltre al personale locale stanno operando 2 squadre provenienti dai comandi di Prato e Livorno".
Dalla Regione Toscana: "In seguito a ulteriori precipitazioni nel Casentino e nel medio Valdarno è prevista una nuova piena dell'Arno che dovrebbe raggiungere Firenze alle prime ore di domani, con valori analoghi rispetto a quella di oggi.
Intanto l'assessore all'ambiente e alla protezione civile Federica Fratoni, che in questa giornata di domenica ha fatto sopralluoghi in vari punti dell'Arno, per poi monitorare la situazione e seguire le forze impegnate dalla Sala operativa della Soup (Sala operativa unificata permanente), interviene in relazione a presunti ritardi segnalati dalla onorevole Elisa Simoni.
"In riferimento a quanto affermato dall'onorevole Simoni - sottolinea Fratoni - mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni per quanto di competenza della RegioneToscana. La comunicazione di allerta meteo arancione per la giornata odierna è stata diramata ieri, sabato 5, alle ore 12.57 a tutti gli enti destinatari previsti dalla procedura di Protezione civile (Province, Prefetture, Città Metropolitana), i quali a loro volta sono tenuti a informare gli ulteriori livelli istituzionali. La struttura regionale ha presidiato e tuttora monitora, l'evolversi della situazione, garantendo massimo supporto alle amministrazioni locali coinvolte".
"Rispetto ai paventati ritardi nella realizzazione delle opere - prosegue Fratoni - dichiaro la piena disponibilità a verificarne le cause e a rimuovere gli ostacoli. Al momento, tuttavia, non mi risulta che questi siano imputabili a lungaggini degli uffici regionali. Ricordo, semmai, che proprio la Regione Toscana si è dotata fin dal 2011 di una legge specifica, la n. 35, per sostituirsi alle amministrazioni inadempienti nella realizzazione di opere indispensabili per la messa in sicurezza del territorio".
La Sala operativa è aperta H24, come le Sale per i servizi di piena dei vari geni civili di tutti i territori interessati, per seguire lo sviluppo della situazione".
LUNEDÌ 7 NOVEMBRE
ORE 7.15
Dalla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze: "I livelli idrometrici del Fiume Arno sono in discesa. Nella notte è transitata, senza creare criticità, la seconda piena che ha raggiunto all'idrometro degli Uffizi 3.84 m alle ore 2:45. Sulla viabilità di competenza si segnala la possibile presenza di detriti e ramaglia in carreggiata".
Da Publiacqua: "Informiamo i cittadini dei Comuni di Firenze, Prato e dei comuni limitrofi che, a causa della forte torbidità dell’acqua dell’Arno, l’Impianto dell’Anconella vede ridotta la sua produzione. Per questo motivo nel corso della giornata potranno verificarsi temporanei abbassamenti di pressione. Publiacqua si scusa con i cittadini per i disagi che questo problema potrà creare loro. In aggiornamento rispetto a quanto comunicato in precedenza, informiamo i cittadini dei Comuni di Firenze, Prato e dei comuni limitrofi che, a causa della forte torbidità dell’acqua dell’Arno, oltre all’Anconella, anche l’Impianto di Mantignano ha visto ridursi la sua produzione. La diminuzione di produzione di acqua da parte di questo potabilizzatore potrà comportare abbassamenti di pressione in special modo nella zona ovest di Firenze (zona Piazza Dalmazia, via Reginaldo Giuliani, il Sodo ecc.) e nel Comune di Scandicci".
ORE 9.30
Si segnala che alle 9.30 il ponte Vespucci a Firenze è ancora chiuso. A farne le spese il traffico in città. Il traffico ha subìto rallentamenti anche a causa di un brutto incidente nei pressi di piazza Santa Croce.
ORE 11
A causa della seconda ondata di piena che si è verificata durante la notte i tecnici della mobilità hanno disposto l'allungamento, presumibilmente di qualche ora, della chiusura di Ponte Vespucci. Una decisione motivata dalla necessità di attendere il ritorno dei livelli idrici ordinari per permettere ai tecnici di effettuare una verifica. Domani inveve è in programma un controllo subacqueo con laser scanner.
Dal Comune di San Giovanni Valdarno: "Si informa la cittadinanza che a seguito degli allagamenti l’Amministrazione Comunale ha organizzato da domani, 8 novembre 2016, un ritiro straordinario di materiali ingombranti provenienti da locali allagati.
In ogni caso è in funzione il numero verde 800127484 per fissare il ritiro gratuito a domicilio nella zona Bani tra via Spartaco Lavagnini e via Lungarno Risorgimento."
ORE 12.45
I livelli idrometrici del Fiume Arno sono in discesa. Nella notte è transitata, senza creare criticità, la seconda piena che ha raggiunto all'idrometro degli Uffizi 3.84 m alle ore 2:45. Sulla viabilità di competenza si segnala la possibile presenza di detriti e ramaglia in carreggiata.
Nella notte, dalle 23.30 alle 0.30, su convocazione del Prefetto di Firenze si è riunito il Centro coordinamento soccorsi per un'analisi condivisa della situazione dell'Arno, in relazione agli altri livelli raggiunti dal fiume nell'arco della giornata di domenica.
Erano presenti per la Città Metropolitana di Firenze il Direttore generale Pietro Rubellini con Leonardo Ermini e Carlo Ferrante e per la Prefettura di Firenze il vice prefetto aggiunto Vincenzo Arancio. Intervenuti i rappresentanti di Regione Toscana, del Comando Provinciale dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, il 118, il Comune di Firenze e la Croce Rossa italiana.
E' stato osservato - si legge in una nota siglata da Leonardo Ermini, responsabile della Protezione civile della Metrocittà e dal Vice Prefetto Arancio - che il colmo di piena d'Arno registrato intorno alle 14 di domenica, con riferimento all'idrometro degli Uffizi, ha provocato alcune diffuse criticità per allagamenti delle golene e rigurgiti fognari e del reticolo minore nella zona del Valdarno superiore. Dopo questo evento l'Arno, nella serata, ha presentato un nuovo colmo di piena nelle sezioni del Casentino.
La situazione è stata posta sotto stretto monitoraggio dalle strutture tecniche attivate e al momento di apertura della riunione del Centro coordinamento soccorsi si è potuto constatare che il livello idrometrico corrispondente al colmo di piena raggiunto alla sezione di Montevarchi - immediatamente a valle rispetto a quelle del Casentino - era di 5,16 metri contro i 5,50 dell'evento pomeridiano.
Questa circostanza, in assenza di contributi significativi da parte della Sieve e degli altri maggiori affluenti dell'Arno, ha fatto ritenere che lo sviluppo a valle della piena avrebbe comportato il raggiungimento di livelli idrometrici non superiori o dello stesso ordine di grandezza di quelli pomeridiani.
Alla luce di questi dati il Centro di Coordinamento Soccorsi non ha ravvisato rischi concreti per la popolazione ma ha ritenuto necessario continuare il monitoraggio per tutta la durata dell'evento di piena.
ORE 17
In riferimento alla gestione degli invasi di La Penna e Levane, in provincia di Arezzo, sull’asta del fiume Arno, Enel Produzione ricorda, come peraltro fatto più volte, che si tratta di sbarramenti fluviali utili alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e all’ecosistema circostante ma, per le loro caratteristiche, non determinanti per la “laminazione”, ovvero l’attenuazione, di un evento di piena.
Gli invasi svolgono un’importante ruolo di “sentinella” del fiume, informando le autorità competenti ogni volta che le portate in transito dalle dighe superano determinate soglie: la comunicazione viene fatta all’Ufficio del Governo di Arezzo, all’Ufficio del Governo di Firenze, al Servizio di Protezione Civile Centro Situazioni della Provincia di Arezzo, al Centro Operativo di Piena di Arezzo, all’ufficio Difesa del Suolo Provincia di Firenze, alla Centrale Operativa Provincia di Firenze, all’Ufficio Tecnico per le dighe di Roma, all’Ufficio tecnico per le dighe di Firenze e al Centro Funzionale Regionale della Toscana, come previsto dai vigenti Documenti di Protezione Civile.
Anche in occasione del maltempo, abbattutosi sulla Toscana sabato e domenica, Enel Produzione ha svolto in pieno il proprio compito facendo comunicazioni regolari ed effettuando l’unica gestione possibile dei due invasi che, una volta pieni, diventano “trasparenti” rispetto al corso del fiume e lasciano transitare acqua senza alcuna possibilità di trattenerla.
ORE 17.30
E' stato riaperto nel pomeriggio il ponte Vespucci, nel centro di Firenze, chiuso da ieri per precauzione in seguito alla piena dell'Arno. Lo rende noto lo stesso Comune di Firenze.
