Una notte indaffarata per i militari della Tenenza di Pontassieve, impegnati come di consueto nel gravoso e delicato servizio perlustrativo del vasto territorio della Val di Sieve, recentemente teatro di diversi episodi criminosi contro il patrimonio come furti in abitazione e “spaccate” presso gli esercizi commerciali.
Neanche il tempo di montare in auto e subito il primo intervento: un furto in abitazione a Rufina in località Masseto; il bottino era vestiario di marca e diversi monili in oro ed argento, per un valore di circa 2.000 euro. La vittima, una donna pelaghese di 40 anni, si era già rassegnata a dover ricomprare il tutto, ma non i Carabinieri.
Così, intorno alle 6 del mattino, quasi alla fine del turno di servizio, i militari hanno controllato dei soggetti presso la Stazione Ferroviaria di Pontassieve. Qui hanno sorpreso 3 cittadini albanesi (26, 34 e 35 anni), in attesa del treno per Firenze con borse e trolley. Il successivo controllo personale e dei bagagli consentiva di appurare come i tre, privi di documenti, trasportavano beni riconducibili alla refurtiva del furto in abitazione suddetto.
I malviventi sono stati quindi trasportati negli uffici della Tenenza, ove è stata accertata la provenienza del materiale, oltre ai precedenti penali dei 3 fermati, i quali, inoltre, risultavano anche irregolari sul territorio nazionale.
In considerazione di ciò, i militari procedevano al fermo dei 3 albanesi con l’accusa di “furto in abitazione in concorso”, associandoli, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso il carcere di Firenze “Sollicciano”, ove attenderanno l’udienza di convalida. Infine, i Carabinieri contattavano la vittima per darle la lieta notizia e restituirle il maltolto.
Fonte: Carabinieri di Firenze
