Emergenza sisma, scatta la solidarietà di Coldiretti

Con l’arrivo del freddo occorre una corsa contro il tempo per dare la possibilità agli allevatori di stare vicino ai propri animali con container, roulotte o moduli abitativi ma servono anche ricoveri sicuri per il bestiame con stalle, fienili e casolari lesionati, distrutti o inagibili.
E' questo l’appello lanciato anche da Coldiretti Toscana per sostenere le popolazioni rurali colpite dal sisma che rischiano di chiudere per sempre se non si creano con tempestività le condizioni per restare sul posto, garantendo vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive.
Nelle aziende agricole ed in quelle agroalimentari si contano danni strutturali ed anche ad impianti e strumenti mentre la presenza di frane e smottamenti sulle strade rurali impedisce la circolazione e la raccolta e consegna dei prodotti. Gli animali devono mangiare tutti i giorni e le mucche ed essere munte due volte al giorno e per questo gli allevatori non possono trasferirsi lontano da mandrie e greggi che senza vigilanza rischiano peraltro nelle montagne di essere preda dei lupi.
Sono circa 3mila le aziende agricole a rischio nei territori terremotati dove c’è un’elevata significativa presenza di allevamenti con oltre 100mila animali tra mucche, pecore e maiali, alle quali si affianca un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.
E’ per questo che è scattata la solidarietà di Coldiretti in tutta la Toscana, come in tutto il Paese. Tutti coloro che intendono offrire le loro disponibilità sono invitati a rivolgersi all’ufficio Coldiretti più vicino.
Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa