“Forse a Confesercenti e Confcommercio sfugge che l’approvazione di un regolamento comunale sull’arredo urbano, per quanto fortemente orientato dalla Soprintendenza, sia una scelta politica chiara che va prima di tutto nell’interesse delle attività commerciali che operano nel Centro Storico, molte delle quali iscritte alle due associazioni”, commentano Andrea Marrucci, Gianni Bartalini e Leonardo Fiaschi, rispettivamente capo gruppo, vice capo gruppo di maggioranza (PD) e presidente del Consiglio Comunale.
I Consiglieri del Gruppo Centrosinistra per San Gimignano si dicono stupiti del messaggio rivolto loro a mezzo stampa da Confesercenti e Confcommercio Siena, in cui si chiede di non approvare il Regolamento sull’arredo urbano, frutto di pesanti scelte operate dalla Soprintendenza di Siena, e di rimandarlo sine die.
“Siamo stupiti dell’appello delle categorie, frutto forse di scarse informazioni e di qualche superficialità: scagliarsi contro l’Amministrazione comunale e nemmeno citare il soggetto che, primo tra tutti, ci impone certe scelte, e cioè la Soprintendenza di Siena, significa non aver compreso i termini della questione. Che per noi resta, politicamente, quella che abbiamo sempre sostenuto: continuare a far vivere e convivere gli abitanti residenti nel Centro storico, tutti i Sangimignanesi, gli operatori economici che vi lavorano ed i milioni di turisti che ci visitano. Perché se è vero che il nostro Centro Storico è un ‘oggetto prezioso’ da conservare e tutelare con cura è anche vero che, contemporaneamente, noi vogliamo che sia un luogo dove vivere, dove realizzare un’esperienza di conoscenza ma anche dove poter lavorare”.
“Ci piacerebbe avere le categorie a lottare con noi per la tutela di questi interessi contro alcune scelte della Soprintendenza, perché il rischio che si palesa dietro l’angolo è di avere tra poco un centro storico svuotato di attività commerciali che, private della possibilità di esporre la propria merce sulle facciate di alcuni palazzi, in misura contenuta e dentro certe regole come è sempre stato fatto fino ad oggi, chiuderanno i battenti impoverendo il vissuto della città. Sia chiaro: noi siamo per le regole e la tutela del nostro straordinario patrimonio, come dimostra una cultura di governo quasi trentennale in materia di arredo urbano e di misurata concessione di suolo pubblico espressa da San Gimignano. Non permetteremo tuttavia la deriva verso la ‘città museo’, spopolata, non vissuta e soprattutto priva di attività commerciali”.
La Giunta Comunale aveva, oltre tutto suggerito alla Soprintendenza un periodo congruo, di uno o due anni, per permettere alle attività commerciali di adeguarsi alle nuove richieste, considerando che tutti dovranno spendere soldi per le pratiche delle nuove autorizzazioni per le occupazioni di suolo pubblico secondo le nuove regole (comprare nuovi ombrelloni, tavolini e sedie, nuove bacheche, etc…). Questo non è stato concesso e così dal 1 gennaio 2017 tutti dovranno essere autorizzati secondo le nuove disposizioni.
“Si comprende facilmente – concludono i tre consiglieri – che avere un regolamento con funzione di ‘linea guida’ aiuti gli esercenti ad orientarsi meglio ed a fare bene i propri investimenti, così come avviene da più di 25 anni a San Gimignano. Ecco perché la decisione di approvarlo già oggi: perché questa scelta risponde all’obiettivo di mettere nelle condizioni le attività commerciali di presentare le pratiche e di avere le risposte in tempo utile per la nuova stagione. E’ prima di tutto nel loro interesse. Confesercenti e Confcommercio Siena sono al nostro fianco nel chiedere alla Soprintendenza, dopo che questa ha usato la ‘matita rossa’ nel nuovo Regolamento, di rimboccarsi le maniche per rispondere con atti autorizzativi a tutte le pratiche dei commercianti sangimignanesi entro la fine dell’anno oppure non la reputano una priorità per i propri associati? Ci piacerebbe saperlo”.
Fonte: Gruppo Consiliare Centrosinistra per San Gimignano