
Mi scrivono...
“Caro Iacopo, sono tra l'emozione e la voglia di scappare, come quando incontri per la prima volta un personaggio che stimi ma che fondamentalmente non conosci affatto. Ti scrivo perché, preso coraggio dopo molto tempo, sento di dirti che sono un'EX TESTA A PINOLO. Racconto in breve la mia storia: la mia vita fino a un anno fa era basata su poche semplici cose: università, amicizie e uscite/ viaggi. Che uno può pensare: "mica male". Il problema stava a come affrontavo queste semplici cose. Mi alzavo già frustrata di dovermi fare 1 ora di mezzi affollati, 10 ore di lezione in una sola giornata, tornare a casa la sera e uscire anche se fossi stanca morta perché " dovevo pur avere una vita sociale!". Tutto molto superficialmente. Io ero quella tipica persona che se uno sveniva o si suicidava sulla mia metro o peggio treno, andavo in escandescenza! La mia tipica frase era "mo’ questo proprio qui deve svenire?" o " non aveva meglio da fare che suicidarsi?". (a sentirle ora mi prenderei a sberle!!)
Finché un giorno quella che svenne in metro fui io...
Venni ricoverata d'urgenza e feci due interventi ai polmoni. La mia vita da quel giorno è cambiata totalmente. Faccio fatica a respirare ogni tanto e ci sono le giornate no, ma posso dirti che non mi cambierei mai con la ragazza che ero prima! Nei momenti di sconforto ho ritrovato il caldo abbraccio di mio padre che non pensavo mi sarebbero mancati così tanto i suoi abbracci, ho acquisito Empatia verso gli altri e percepisco molto di più le emozioni. Tutto questo mi ha fatto capire che anche una ex testa a pinolo come me dopo aver sbattuto la testa può cambiare. Nella tua associazione mi ritrovo in maniera un po' metaforica; per me prendere il treno - metro, per la prima volta dopo quel brutto fatto, è significato darmi una seconda possibilità e ti dirò: non è stato mica così facile!
Perciò, diamo una possibilità alle teste a pinolo di vedere con i nostri occhi il mondo che ci circonda, aiutiamoli a cambiare prospettiva anche solo per un secondo. Se le persone invece di pensare " va quello sfigato che è svenuto sul treno che ha fatto fermare tutti i treni" pensassero che al loro posto potrebbero esserci loro, le cose cambierebbero e non di poco. Le parole producono effetti devastanti, usiamole per aiutare!
Grazie per ciò che fai e per ciò che la tua associazione ha rappresentato per me. Ti seguo sempre.
Un abbraccio.”
Grazie a te G., mettersi in discussione è sintomo di profonda intelligenza, come ammettere i propri errori... L'importante è cambiare e diventare portatori sani del cambiamento, cercando di far capire anche agli altri dove sbagliano.
Ti abbraccio forte.
Iacopo Melio