Cade un ultraleggero nell'Aretino: le vittime sono due

Tragiche notizie arrivano dall'Aretino, per l'esattezza dal territorio comunale di Castelfranco di Sopra - Pian di Scò. Un velivolo ultraleggero nel pomeriggio di oggi, domenica 23 ottobre, è caduto in zona Castelfranco di Sopra e ha causato un incendio. Dalle prime ricostruzioni sembrano esserci vittime, pare che i morti siano due e siano persone a bordo del succitato velivolo. Sul posto, vicino all'abitato di Castelfranco di Sopra, stanno intervenendo i vigili del fuoco di Arezzo con il reparto volo sempre di Arezzo e con una pattuglia volo da Bologna. Si attendono aggiornamenti.
Era a un raduno
Il fatto è avvenuto poco sotto il Pratomagno in una zona boschiva nei pressi anche del comune di Loro Ciuffenna. Il velivolo caduto, secondo quanto si apprende, è un ultraleggero che sembra fosse partito dalla zona di Cavriglia, sempre in provincia di Arezzo, dove oggi era in programma un raduno di ultraleggeri. I soccorsi sono arrivati sul posto e i vigili del fuoco stanno provvedendo a spegnere le fiamme.
Due piloti toscani
Sarebbero entrambi toscani, ed esperti, i due piloti morti nell'ultraleggero precipitato questo pomeriggio in un bosco tra i comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco di Sopra. All'Aero club Valdarno di Cavriglia, dove oggi era in programma la manifestazione 'Autumnia in Volo', e da dove era partito il velivolo precipitato, ci sono i carabinieri che hanno già controllato il suo piano di volo. Sempre secondo le prime informazioni l'ultraleggero stava volando in una giornata senza problemi meteo e anche per questo la prima ipotesi è quella di un incidente meccanico. L'allarme sarebbe stato dato da alcune persone che avrebbero visto il piccolo aereo avvitarsi e precipitare sotto il Pratomagno.
La ricostruzione
L'allarme sarebbe stato dato poco dopo le 17 da diverse persone che avrebbero visto il piccolo aereo avvitarsi e precipitare in un bosco, in una zona impervia, non facilmente raggiungibile. I primi a individuare i rottami dell'ultraleggero in fiamme sono stati i vigili del fuoco partiti in elicottero sia da Arezzo sia da Bologna. Hanno trasmesso le coordinate ai loro colleghi e poi, dopo aver trovato una zona dove poter atterrare, sono scesi poco lontano raggiungendo i rottami e con gli estintori hanno spento le fiamme. Purtroppo per i due piloti, i cui corpi sono semicarbonizzati, non c'era più niente da fare. Sul posto, non senza difficoltà e percorrendo l'ultimo tratto a piedi, sono arrivati in serata una squadra dei vigili del fuoco, i carabinieri e il 118.
Difficile per i soccorritori anche portare via le salme dal luogo dell'incidente. All'Aero club Valdarno di Cavriglia, appena avuta la certezza che si trattasse di un ultraleggero, si sono presentati i carabinieri che hanno controllato il piano di volo e tutte le autorizzazioni per la manifestazione, una festa alla quale ha partecipato moltissimo pubblico. L'esperienza dei piloti, e le condizioni meteo ottimali per il volo, fanno pensare a un possibile incidente meccanico al velivolo che non avrebbe lasciato scampo ai due. In ogni caso il pm di turno, Andrea Claudiani, della procura di Arezzo, ha aperto un fascicolo dopo un lungo sopralluogo sul luogo dell'incidente. In Toscana l'11 giugno scorso, morirono altri due piloti. In quel caso a precipitare fu un piccolo aereo dal quale, poco prima, si erano lanciati sette paracadutisti. Il velivolo era decollato dall'aviosuperficie del club Belcari, a Cedrino, località a sud di Cecina, in provincia di Livorno.
Le vittime
Sono un ufficiale dell'Aeronautica Militare, il maggiore Stefano Romito, di 39 anni, e Rodolfo Mandò, 52 anni, i due piloti morti nell'ultraleggero precipitato nell'Aretino. Romito era nato a Figline Valdarno (Firenze) e da poco, dopo il matrimonio, si era trasferito a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo. Anche Mandò era nato a Figline.