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Referendum, nasce in città il comitato Sinistra per il SI

foto di archivio

Il comitato è stato costituito per iniziativa di Alessio Babazzi

Anche a Scandicci nasce un comitato di “Sinistra per il Sì”. La storia che da sinistra sappiano arrivare soltanto i no è una balla e vogliamo dimostrarlo. La costituzione del comitato nasce dall’esigenza di riportare la discussione al merito della riforma costituzionale, abbandonando il clima da tifoseria che si è instaurato troppo spesso nelle ultime settimane, laddove invece dovrebbe prevalere il confronto sulle questioni reali e sulle modifiche alla Carta. Ha sbagliato Renzi a farne inizialmente un giudizio su sé stesso, sbagliano ugualmente coloro che vogliono trasformare questo referendum in una notte dei lunghi coltelli in cui consumare vendette e scaricare vecchi rancori. Si sono visti e sentiti nei giorni scorsi troppi slogan e demagogia, nostro malgrado anche da parte di chi difende la posizione del sì.

Non crediamo che sia importante sostenere la riforma soltanto perché diminuisce il numero delle poltrone. Pensiamo piuttosto che l’approvazione della riforma sia un’occasione importante di cambiamento, atteso da anni, e di snellimento delle procedure legislative, che si colloca nel solco di un riformismo di governo e di sinistra che abbiamo sostenuto da sempre e sul quale è nata l’esperienza ulivista, radice del nostro Pd.
D’altra parte pensiamo che non basti dire sì alla riforma per risolvere i problemi del Paese. Non può essere intesa come il D-Day della nostra democrazia. Dal 5 dicembre infatti avremo un grande compito davanti: quello di utilizzare la Costituzione rinnovata per attuare le migliori politiche per l’Italia, ma anche quello di ridiscutere le parti che sono ancora poco chiare o quelle da implementare del tutto. La questione delle modalità di scelta dei senatori tra i consiglieri regionali ad esempio andrà approfondita. Il processo riformatore non si conclude pertanto il 4 dicembre, ma comincerà da lì, da quando dovremo affrontare questioni importanti come appunto l’elezione dei senatori, oppure l’effettivo rapporto tra Stato e regioni ed un rinnovamento delle Città Metropolitane, già stantie a nostro avviso, ed un legge elettorale che sia più rappresentativa delle volontà dei cittadini.

Di questo vorremmo parlare fin da subito, con una discussione aperta ed inclusiva, che sappia spiegare le ragioni del sì ma che ascolti anche chi, all’interno del nostro partito, ha legittimamente assunto posizioni diverse. L’unità della nostra comunità, anche a Scandicci, è ciò che ci sta più a cuore e faremo di tutto per preservarla anche dopo il 4 dicembre.
Il comitato è stato costituito per iniziativa di Alessio Babazzi (coordinatore del comitato), capogruppo Pd in consiglio comunale a Scandicci, Daniele Lanini, Presidente del consiglio comunale, Niccolò Corsi, segretario dei Giovani Democratici di Scandicci. Tra i consiglieri comunali del Pd ne fanno parte anche Giulia Bambi e Francesco Graziani. All’interno del comitato si contano già una quindicina di persone, tra cui anche Marco Gamannossi, già assessore alle infrastrutture della Provincia di Firenze fino al 2014.

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