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Sicurezza stradale: i cittadini hanno bisogno di essere educati e sensibilizzati

foto di archvio

La campagna di controlli in occasione del progetto europeo 'Edward' ha messo in luce i cattivi comportamenti delle persone alla guida

Per i primi anni di questo decennio, i paesi in tutta l’UE hanno avuto un grande successo nel perseguire l’obiettivo di riduzione del 50% dei morti su strada (entro il 2020). Tuttavia il 2015 e il 2016 hanno segnato un’inversione della tendenza in negativo.

Gli enti locali, ma anche la Commissione Europea negli anni si sono fatti promotori di iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini. Il 21 settembre in tutta Europa è stato il giorno di “EDWARD –  the European Day Without A Road Death , organizzato da TISPOL (the European Traffic Police Network).

In tutta l’Unione Europea il 21 settembre ci sono stati 43 decessi per incidenti stradali, il 39% in meno rispetto allo stesso giorno del 2015. In ben 19 Stati non ci sono stati decessi sulle strade. Sette stati hanno registrato una diminuzione di morti, mentre in 3 c’è stato un incremento. EDWARD si è rivelata quindi un'iniziativa efficace.

L’Unione dei Comuni ha aderito al progetto e gli agenti di polizia municipale sono stati impegnati il 21/9 in seno alla European Mobility Week nel controllo delle strade e in particolare dei comportamenti a rischio da parte di chi è alla guida.

"In una giornata in tutta l’Unione sono stati controllati 226 veicoli, con 33 sanzioni a carico di automobilisti. L’infrazione più ricorrente è stato il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; segue l’uso dei cellulari; il superamento dei limiti di velocità.  Dai controlli eseguiti solo il 21 settembre emerge che oltre il 14% degli automobilisti tiene comportamenti scorretti alla guida, alcuni dei quali, sono indicati a livello nazionale come la causa principali di incidenti e morti sulle strade", afferma la comandante della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni, Annalisa Maritan.

L’obiettivo della giornata ovviamente non era quello di elevare multe, ma di sensibilizzare le persone, indurle a riflettere su rischi che possono derivare da gesti in apparenza semplice: per leggere un messaggio occorrono almeno 2 secondi, un tempo lunghissimo quando guidiamo.

Siamo consapevoli che gli eventi occasionali hanno un’efficacia limitata.

Per questa ragione è necessario agire da un lato per rendere le strade più sicure - la realizzazione delle rotonde e i restringimenti di carreggiata hanno questo scopo – e dall’altro per educare i cittadini. Ancora una volta il canale migliore da utilizzare è la scuola; non a caso gli agenti di polizia municipale sono impegnati in laboratori e progetti specifici rivolti a diverse età», prosegue Lorenzo Nesi, vicesindaco del comune di Montelupo Fiorentino.

Il Comune di Montelupo Fiorentino quest'anno si è impegnato anche nel rilanciare la campagna di comunicazione di ANAS e Polizia di Stato "Quando guidi #guidaebasta" reperibile qui http://guidaebasta.stradeanas.it

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