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Trenitalia, riassunti gli 11 lavoratori degli appalti portinerie.Firmato l’accordo

(foto gonews.it)

Soddisfatta la Filt Cgil Toscana: “Grazie alla mobilitazione e ad una notte di lotta, sventato il subentro di un’azienda che non voleva né clausola sociale né CCNL”. Paola Galgani (Cgil Firenze): “Con appalti e voucher vogliono impoverire il lavoro, noi continueremo a batterci”

Oggi è stato firmato con il nuovo affidatario del servizio, dalle segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti, l’accordo che chiude la vertenza sulle portinerie delle officine di Trenitalia.

Con la firma di questo testo, tutti gli 11 lavoratori (tra Pisa, Siena e Firenze Osmannoro) sono stati riassunti e si è rimarginata la ferita aperta la notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1° agosto quando, grazie all’iniziativa dei lavoratori degli appalti e della FILT CGIL, si è impedito il licenziamento degli 11 lavoratori interessati e il subentro di un’azienda che non voleva riconoscere né la clausola sociale né il contratto nazionale di lavoro. La mobilitazione di quella notte, con un partecipato presidio davanti ai cancelli dell’officina dell’Osmannoro, convinse Trenitalia a non far partire il nuovo appalto. L’impegno assunto dalla FILT CGIL davanti ai lavoratori in quella straordinaria nottata di mobilitazione fu quello di far riassumere tutti, e di garantire l’applicazione del CCNL.

Oggi, grazie anche all’impegno dell’Unità di Crisi della Regione Toscana e di tutte le strutture della CGIL, possiamo dire che la vertenza si è chiusa positivamente con la riassunzione di tutti i lavoratori e il riconoscimento del CCNL. La solidarietà tra i lavoratori è la più grande arma contro il nuovo mercato del lavoro che sempre più toglie diritti e salario, e come sempre i lavoratori degli appalti tutti sono stati essenziali nel mettere in campo i rapporti di forza necessari a risolvere questa vertenza.

Firmato: la Segreteria Regionale Filt CGIL Toscana

Paola Galgani (Segretaria Generale Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze): “La vertenza delle portinerie di Fs riguarda di nuovo gli appalti. Tema sul quale la Cgil continuerà a battersi anche per cambiare le norme oltre che per il rispetto dei contratti. Gli appalti ormai rappresentano, insieme ai voucher, lo strumento con cui si impoverisce e si sfrutta il lavoro. Si impoverisce però anche il nostro sistema produttivo perché la concorrenza al ribasso elimina dal mercato quelle imprese che rispettano le leggi e i contratti e investono sulla qualità del lavoro”.

Marco Chellini (Filt Cgil Toscana): “Questa vertenza ci insegna che clausole sociali e Contratto Nazionale di Lavoro sono gli unici strumenti di difesa per i lavoratori, ed il blocco delle trattative sul rinnovo del CCNL della Mobilità Area Contrattuale Attività Ferroviere deve destare in tutti i lavoratori del Gruppo FS e degli appalti ferroviari grande preoccupazione. Chi si oppone a questo rinnovo contrattuale commette un grave errore, esponendo tutti i lavoratori del settore ad una pericolosa incertezza ed agli attacchi al salario ed ai diritti, anche in vista degli sviluppi del piano di impresa del Gruppo”.

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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