gonews.it

Stupro in villa, Nieri e Rizza inchiodati dalle conversazioni su Whatsapp

Hanno trattato la ragazza come un oggetto da utilizzare e poi buttare. Per questo motivo i due giovani Edoardo Nieri e Mattia Rizza, 24 e 23 anni entrambi di Pontedera, sono stati condannati a 8 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo ai danni di una coetanea. L'episodio era avvenuto durante una festa nella villa di proprietà dei nonni di Rizza a Santa Maria a Monte tra il primo e il due luglio 2014.

Un oggetto da utilizzare a proprio piacimento: recitano così le motivazioni del Tribunale di Pisa. I due hanno infatti drogato con il Ghb la giovane per poi violentarla. Non soltanto: hanno persino filmato la ragazza mentre vomitava in macchina. A inchiodarli una chat su whatsapp dove gli inquirenti hanno rinvenuto frasi e commenti molto espliciti. I due volevano infatti un rapporto a tre, che la ragazza difficilmente avrebbe accettato.

La perizia richiesta dal Tribunale ha confermato la presenza della droga dello stupro (Il Ghb) nella bevanda bevuta dalla ragazza. La quantità non era elevata, ma sufficiente a fare effetto grazie alla vodka e al vino. L'amica, che assistette alla scena, è stata considerata un testimone attendibile. Provò a portare via l'amica, ma sotto gli effetti della droga sembrava consenziente. Le prove hanno poi avvalorato la veridicità della testimonianza.

La ragazza violentata invece il giorno dopo non ricordava proprio niente. Non sapendo come si è risvegliata a Pontedera e dopo il passaggio al pronto soccorso ha raccontato tutti alla polizia. Così partirono i sequestri delle bottigliette e da lì l'inizio delle indagini nei confronti dei due giovani che hanno ottenuto il sesso attraverso la somministrazione della droga.

La difesa dei due giovani aveva provato a sostenere con una perizia che la presenza del Ghb nella Schweppes fosse un elemento naturale. Un asso naturale che avrebbe chiuso il processo a favore dei due imputati, ma che non ha avuto esito in quanto la professoressa Bertol, che aveva redatto la relazione, non si è presentata in aula per il contraddittorio. Le argomentazioni opposto sono state ritenute credibili dalla corte e così si è giunti alla sentenza.

Exit mobile version