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Il mare è fatto è di tante piccole gocce: 'Dillo a Iacopo'

“Ciao Iacopo, sono Stefano e da un po’ di tempo ti seguo qua su Facebook e ti scrivo per raccontarti una cosa semplice e banale che mi è successa ma che credo a te faccia piacere.
L'altra sera stavo andando a lavorare ad una fiera piuttosto grossa di un paese in Valdarno dove, ovviamente, il problema più grosso è il parcheggio. La sera in questione era una delle prime di questa fiera quindi l'afflusso ancora non aveva raggiunto minimamente i livelli ingestibili di questi giorni. Fatto sta che intravedo un posto libero anche se metà era sulle strisce pedonali, senza neanche pormi il problema parcheggio. Spengo la macchina. Mi appresto a scendere, ma una strana sensazione mi assale, all'improvviso mi vieni in mente te con la tua faccina sorridente. E mi dico: “che cavolo ho fumato e bevuto stasera?”
Poi guardo meglio e mi accorgo che probabilmente come in tutti gli altri marciapiedi dove ci sono le strisce pedonali c'era una discesina. E li ho collegato tutto. Ho riacceso la macchina e sono andato a cercarmi un altro parcheggio. Anche se era sera tardi ho comunque preferito non correre il rischio d'intralciare la strada a qualcuno. Ho parcheggiato molto più lontano ma l'ho fatto con piacere, fiero di essermi accorto di questo.
Perché tante volte quello che frega non è il menefreghismo, ma la mancanza di consapevolezza. E ti scrivo appunto per dirti grazie! Perché con la tua azione tutto questo diventa possibile! E te l'ho scritto anche perché sono convinto che quello che fai sia molto bello ma anche molto faticoso ed ogni piccolo segnale può darti un po’ di forza in più!
Cercherò di essere più attento e consapevole e questo sarà il mio modo per sostenerti!
Grazie ancora!”

Grazie a te Stefano per questo bellissimo messaggio. Fa sempre piacere vedere che la nostra sensibilizzazione riesce a cambiare qualcosa nella mentalità delle persone e nel loro modo di vedere ciò che gli sta intorno, modificando a poco a poco la loro coscienza.
Come dici tu, non si tratta molto spesso di cattiveria ma di semplice “ignoranza”, nel senso che non si conoscono i disagi che certi “piccoli” (apparentemente) gesti potrebbero causare in chi ha delle difficoltà motorie e non.
Continua così, mi raccomando, che il mare è fatto di tante piccole gocce. Sono certo che grazie alla Onlus #vorreiprendereiltreno e anche alla rubrica ‘La gogna’ di gonews.it potremmo fare tante belle cose.
Un abbraccio!

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