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Altrapolitica attacca: "L'acqua non è dei sindaci ma dei cittadini"

Il 5 ottobre 2016 si è riunita l’assemblea dei sindaci dell’AIT (autorità idrica toscana) e ha approvato le nuove tariffe dei gestori, votando incrementi in tutte le città. Per l’Empolese Valdelsa, la stangata, di cui il Comune di Certaldo ne fa parte, è stata del 6,8% la più alta dell’intera Regione Toscana.

I sindaci PD dell’Empolese Valdelsa, tra cui il  sindaco di Certaldo, hanno obliato l’esito referendario sull’acqua del 2011. Si sa, anche loro “tengono poltrona”, non possono pensare, in un periodo di crisi, ai bisogni e all’esigenze dei cittadini.

La giustificazione da parte dei gestori, con il benestare dei sindaci, è stata: "Questi aumenti sono necessari per l’ammodernamento della rete idrica".

Come Altrapolitica, rivolgiamo una domanda ai gestori e soprattutto ai sindaci: "Visto l’aumento ingiustificato e insostenibile per le famiglie, le risorse non potevano essere reperite dalla razionalizzazione dei costi o dal recupero di una certa efficienza aziendale?"

Un vecchio motto recitava: "L’acqua è un bene prezioso, è di tutti, non sprecatela". Oggi, grazie ai sindaci del PD, la nuova  réclame recita: "L’acqua è un bene troppo costoso, non è per tutti, se la volete, pagatela".

Altrapolitica

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