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Taglio Irpef per le imprese agricole: 13 milioni il risparmio per le imprese agricole

foto d'archivio

Coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap) potranno presto dire addio all’IRPEF sulle rendite catastali delle imprese agricole. È una delle novità che dovrebbe essere concretizzata con la Legge di Stabilità 2017. Per l’Erario, il taglio di IRAP, IMU e IRPEF per coloro che si occupano di agricoltura comporterà un minore gettito pari a 1,3 miliardi di euro in due anni (circa 200 milioni di euro per la componente IRPEF).

“Dopo l’abolizione di IMU e IRAP sui terreni agricoli annunciata da Renzi ad Expo di Milano il 15 settembre 2015 e realizzata nel 2016 – dice Tulio Marcelli Presidente di Coldiretti Toscana – con questo intervento sull’IRPEF siamo davanti ad una manovra di sgravio fiscale per l’agricoltura che nessun governo del nostro Paese aveva mai realizzato”.

Ad annunciare il taglio IRPEF per le imprese agricole è stato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Firenze durante la tappa toscana del Tour 2016 di Coldiretti dichiarando che: "Nel quadro economico del DEF, a cui seguirà la Legge di Stabilità il prossimo 15 ottobre, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di IRPEF agricola che le aziende pagano. Un provvedimento che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto IMU e IRAP, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. È ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo".

Sono circa quattrocentomila gli agricoltori italiani che beneficeranno della cancellazione dell’Irpef agricola. In Toscana secondo le nostre stime sono 23.000 le imprese agricole interessate  con un risparmio fiscale di circa 13 milioni di euro.

"Con questo intervento, annunciato dal Presidente del Consiglio – dice Antonio De Concilio Direttore Coldiretti Toscana - viene riconosciuto il ruolo dell’attività agricola quale bene comune non solo dal punto di vista economico e alimentare, ma anche   sul piano ambientale e culturale,  particolarmente tangibili in Toscana, dove il paesaggio è segnato in modo inconfondibile dall’attività agricola e dove le imprese agricole hanno continuato a crescere ed investire, creando occupazione, nonostante la congiuntura tutt’altro che favorevole".

Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa

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