Bluebeaters in stato di grazia per la loro ultima data del tour in supporto di Everybody Knows (edito da Record Kicks), fatica discografica uscita lo scorso anno in assetto rinnovato dopo l'addio di Giuliano Palma. Al Deposito Pontecorvo di San Giuliano Terme i principi del rocksteady non hanno solo fatto ballare, ma hanno regalato molti e molti assaggi di quello che potrebbe essere il nuovo disco, atteso per la prossima primavera. Nell'altra data toscana di Colle Val d'Elsa, a novembre dello scorso anno, mi avevano entusiasmato meno. Questa volta, complice anche un 'remix' nella formazione, l'affiatamento era veramente intenso e alla fine, come dicevano i Fab Four, l'amore che ottieni è uguale a quello che hai dato.
I magnifici 7, per onor di cronaca, sono Cato Senatore alla chitarra, De Angelo Parpaglione al sassofono, Count Ferdi alla batteria e Pat Cosmo alla voce si aggiungono Davide Enphy Cuccu al pianoforte, Count Ricky Dabirè al basso, Henry Allavena al trombone e Richy Gibertini alla tromba e trombone.
Se i 18 anni assieme a 'The King' Giuliano Palma li ha resi corazzati nei confronti dei live, l'arrivo di Pat Cosmo e degli altri nuovi membri ha rimescolato le carte in tavola, con un ritorno alle radici che non è da tutti. E quindi tornano i classici (Stop Making Love dal primo album), incursioni nel mondo Casino Royale da cui nasce la formazione (Suona Ancora) e atipici must della canzone italiana (O' Sarracino, suonata con Neffa al Festival di Sanremo 2016, Amara Terra Mia di Domenico Modugno).
Il clima 'hotter than hot' non poteva solo derivare dall'alta temperatura: è merito del grado di 'fusione' tra pubblico e band e all'interno della stessa. Ormai i Bluebeaters sono una delle realtà più longeve nel panorama italiano della musica in levare. C'è poco da dire, solo una richiesta: tornate presto on the road!
Elia Billero