Il patrimonio immobiliare della Toscana invecchia sempre di più, considerato il blocco delle nuove edificazioni avvenuto dopo la crisi, e ha bisogno di costante manutenzione e opere di ristrutturazione per andare incontro alle mutate esigenze dei nuclei familiari, oltre a una attenta verifica delle condizioni di sicurezza. Ma qual è la figura professionale in grado di prendersi questa responsabilità e avere un dialogo con i proprietari degli immobili? Servono competenze precise trasversali che oggi nessuna figura della lunga filiera immobiliare possiede completamente: non solo l’amministratore condominiale, non solo un agente immobiliare, non solo un professionista tecnico.
Ecco il motivo per cui è necessario investire nella formazione di figure manageriali per il settore immobiliare. La gestione del nostro patrimonio immobiliare richiede la presenza di figure sempre più qualificate, che possano assommare in sé le competenze dell’amministratore di condominio, dell’agente immobiliare, dell’esperto di investimento, ma anche di chi si occupa di gestione dei rischi connessi allo stato di conservazione degli edifici, compreso quello sismico. Gran parte dei 2.084.630 immobili residenziali schedati dalla Regione in Toscana nel 2012, di cui 507.27 a Firenze, sono stati costruiti diversi decenni fa, e sono tra quelli più nuovi, considerato che nelle zone centrali molte edificazioni sono precedenti al ‘900. C’è dunque bisogno di un nuovo profilo professionale, debitamente formato. In questo senso appare importante l’iniziativa del Master di I° livello “Real Estate, property & Building Management” realizzato dalla Universitas Mercatorum, università delle camere di commercio Italiane in collaborazione con Confassociazioni, che partirà il 10 gennaio prossimo.
Il corso verrà svolto per via telematica e i giovani professionisti potranno fruire dei voucher formativi recentemente offerti dalla Regione, che copriranno il 50% dell'importo totale del corso.
“Il Master - commenta il vicepresidente nazionale di Confassociazioni, Franco Pagani che coordina il comitato scientifico assieme al Prof. Alvisi – rappresenta un’iniziativa formativa importante, che offre vantaggi competitivi per i professionisti del settore immobiliare e che consente la partecipazione ai laureati ma anche ai diplomati che intendono proseguire un percorso anche universitario. L’obiettivo è formare soggetti qualificati per operare a 360 gradi nel comparto immobiliare, con competenze che gli consentano di intervenire come dei veri e propri manager. Oltre le misure stanziate dalla regione Toscana come Confassociazioni abbiamo voluto venire incontro a nostra volta ai professionisti di tutta Italia, con un voucher di studio valevole per gli iscritti interessati delle 245 associazioni e organizzazioni nazionali ad essa aderenti”.
“Da tempo auspichiamo che il comparto immobiliare possa contare su figure formate adeguatamente e come associazione abbiamo proposto la realizzazione di un percorso di certificazione universitaria appropriato, di cui come amministratori di condominio e gestori di ingenti patrimoni immobiliari sentiamo l’esigenza - dice il presidente di Confartamministratori, Alessandro Ferrari -. Perché il nostro è una professione sempre più complessa, a causa delle tante normative da rispettare e della necessità di proporsi come gestori di un bene importante per le famiglie quale un immobile".
Fonte: Ufficio Stampa