“Bene il confronto sul programma regionale di sviluppo, momento importante per vita democratica e istituzionale della nostra Regione, ma lamentiamo una scarsa attenzione al mondo dell'artigianato e delle piccole e medie imprese”.
Così il segretario provinciale di Confartigianato Alessandro Pellegrini è intervenuto nel corso della presentazione del programma regionale di sviluppo 2016-2020 organizzata stamani a Pistoia dal gruppo Pd in Regione Toscana.
All'iniziativa, nata come un momento di confronto tra politica e rappresentanze economiche territoriali, hanno preso l'assessore regionale Federica Fratoni, il deputato Pd Edoardo Fanucci e il cosigliere regionale Marco Niccolai. Assente per motivi personali Massimo Baldi, altro rappresentante pistoiese in Regione.
“E' apprezzabile la ricerca di un dialogo con le associazioni di categoria e le imprese – ha detto Pellegrini. Ho letto il programma regionale e in linea di massima non posso che essere d'accordo con i nove obiettivi che la Regione si pone da qui ai prossimi quattro anni. Come rappresentante del mondo artigiano però – ha sottolineato il segretario – rilevo che alla parola 'artigianato' non è stata data nemmeno la dignità del titolo e questo non può che rammaricarmi”.
Un'attenzione dunque più marcata al mondo delle piccole imprese artigiane, vera ossatura dell'economia toscana e pistoiese in particolare: questo in sintesi quello che chiede Confartigianato Imprese Pistoia. E lo fa a partire da numeri che parlano chiaro: a Pistoia il 30% dell'attività economica e produttiva è fatta dagli artigiani.
“Sono loro – ha aggiunto Pellegrini – l'elemento più dinamico del nostro sistema. Un dinamismo necessario perché ogni giorno le nostre imprese combattono per stare sul mercato e lottano contro piaghe come burocrazia, tasse locali e nazionali esorbitanti. È importante che il governo regionale capisca che quando le imprese chiedono aiuto non parlano solo di risorse economiche; certo, anche quelle sono importanti, ma in tempi di magra, è quasi più imporante creare le condizioni affinché si possa fare impresa”.
Un grido d'allarme insomma quello lanciato da Confartigianato Pistoia, che pone l'accento anche su altri due punti. “Prendiamo i dati degli ammortizzatori sociali – ha continuato Pellegrini. Nella provincia di Pistoia queste misure riguardano il 12% degli artigiani, su una media regionale che si attesta intorno al 5%. Questi numeri dovrebbero far riflettere e far capire che – al netto delle cose giuste che la Regione ha fatto e sta facendo – il focus dovrebbe esserre anche altro”.
Infine le politiche per le zone montane: “Vorrei ricordare – ha concluso Pellegrini – che una cosa è parlare di montagna, un'altra è parlare di neve. Sono due temi che vanno tenuti distinti. Bene il sostegno alle imprese che vivono del turismo bianco, ma la montagna necessita di più, a partire dalle infrastrutture. Vivere in montagna oggi nella provincia di Pistoia, significa fare i conti con una situazione quasi da terzo mondo, e su questo bisogna in qualche modo intervenire”.
Fonte: Confartigianato Ufficio stampa