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Progetto Win, agli Agostiniani gli stati generali sulla lotta alla povertà

Giuliano Poletti e Brenda Barnini (foto gonews.it)

Un progetto replicabile, di vanto per un intero territorio. E’ questa una delle definizioni più condivise per descrivere il progetto Win, portato avanti dall’associazione Vecchie e Nuove Povertà con l’appoggio di 60 enti e impegnato nel contrasto delle povertà e delle condizioni di marginalità nell’Empolese Valdelsa.

Del progetto WIN, di povertà, patto, sviluppo e cooperazione si è parlato questa mattina al Cenacolo degli Agostiniani a Empoli in un convegno organizzato da Confcooperative, Federsolidarietà e dall’Associazione Vnp e che ha visto anche la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.

“Win – ha dichiarato il Ministro – è un esempio di come si concretizzano le buone idee. Combattere la povertà è necessario da più punti di vista, sia etico che economico. La sostenibilità sociale è infatti fondamentale per il benessere di una società”.

“Pubblico e privato - ha proseguito il Ministro - devono lavorare insieme, è necessario cambiare la modalità di agire. Cercheremo di carpire da voi alcuni aspetti del progetto e di replicarli. Mi piacerebbe che tutta l’Italia ne beneficiasse. È un lavoro più complesso e che va fatto, perché solo se abbiamo una infrastruttura capace di fare questo lavoro ha un senso da una parte sostenere il reddito e dall'altra lavorare per l'inclusione".
E di progetti di politica sulla povertà ha parlato anche Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà Nazionale.

“Finalmente si inizia a parlare di realizzare una politica strutturata sulla solidarietà che riconosce le disfunzioni che l’accentramento delle ricchezze crea”.
In rappresentanza della Regione era presente la dirigente Paola Garvin che ha sottolineato come la Toscana farà da punto di raccordo per il progetto che rappresenta “un modello che deve essere replicato”.

“Dotarsi di una strategia sulla povertà – ha detto Claudia Fiaschi, Presidente di Confcooperative Toscana – è un atto dovuto, così come costruire pari opportunità di crescita all’intero di una comunità che faccia sentire le persone parte di qualcosa”.

Di esempi di sviluppo locale e partecipazione ha parlato anche Francesco Sanna, consigliere di presidenza di Federsolidarietà nazionale sottolineando come questo tipo di esperienze testimonino la necessità per la cooperazione di “essere sempre più agenti di sviluppo territoriale”.

Brenda Barnini ha rivendicato il ruolo dell’Unione dei Comuni che ha nel progetto un ruolo fondamentale. “Raramente il fare squadra funziona, questo è un caso che testimonia che fare rete è possibile. Win nasce e si sviluppa perché parte dalla consapevolezza che ognuno di noi da solo non è sufficiente ad affrontare il problema della povertà. Win – ha proseguitol’onorevole Dario Parrini – ha pochi eguali a livello nazionale. Dalla creatività laboriosa del terzo settore nascono azioni finalizzate a rendere autonomo chi le riceve ma anche a rendere più ricca la società”.

Il progetto Win è stato analizzato nel dettaglio come storia di sviluppo locale e cooperazione sociale da Paolo Pomponi, sindaco delegato alle politiche sociali per l’Unione, don Guido Engels, presidente di VNP, Claudio Freschi, presidente del consorzio CO&SO Empoli,Nicola Longo e Rossano Rossi, segretari di Cisl e Cgil Empolese Valdelsa, Paolo Regini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e Paola Fortini, assistente sociale e coordinatrice del progetto.

Sono state poi portate alcune testimonianze, raccontate dalla voce di chi opera quotidianamente nel progetto e dalle imprese che hanno assunto delle persone tramite il progetto Win.
Al termine dei lavori si è tenuto un buffet preparato da Noi da Grandi, associazione a sostegno dei ragazzi disabili e aderente a Win.

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