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Parla Poletti: "Non illudiamo le persone sulle pensioni. Il ponte sullo Stretto è il pezzo di un'idea"

Giuliano Poletti (foto gonews.it)

A margine del conveglio sul progetto Win, che si è tenuto oggi, giovedì 29 settembre, a Empoli, il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha parlato alla stampa su temi di carattere nazionale.

Sull'incontro con i sindacati tenutori ieri: "Finalmente dopo molti anni sul tema delle pensioni abbiamo cominciato a ridurre l'età pensionabile e ad aiutare chi è in maggiore difficoltà. Per le pensioni più basse aumenteremo la 14esima e la daremo per un milione di pensionati che non rientravano per un limite di reddito. Abbiamo eliminato la differenza della no tax area per i pensionati era una cosa ingiusta. L'altra ingiustizia che abbiamo eliminato era la ricongiunzione onerosa. Un lavoratore che quando deve ricongiungere i contributi per lavori tra pubblico e privato deve pagare non aiutava, anzi costringeva molti a non farla. Abbiamo scelto la strada di lavorare con i sindacati e siamo arrivati a un risultato".

È stato difficile?: "Non è stato particolarmente difficile se non legato al fatto di lavorare su un terreno delicato. Sulle pensioni ci sono grandi aspettative. Cerchiamo di non illudere le persone e di raggiungere una cosa ben fatta. Non vogliamo fare gli esodati delle pensioni. Bisogna fare delle norme fatte bene. Il principio importante e nuovo per il quale chi fa lavori pesanti e usuranti può avere un'età di pensionamento diverso ha bisogno di una definizione di tipi di lavoro, serve cautela per qualsiasi parola si scriva. Il clima è stato costruttivo e positivo, i sindacati hanno partecipato attivamente. Abbiamo anche deciso insieme di continuare, visto che è rimasto aperto il problema per i giovani con le carriere discontinue, il tema delle rivalutazioni. Abbiamo ancora cose da affrontare".

Continuando su giovani e lavoro: "Per i giovani bisogna aumentare il numero delle opportunità di lavoro, che nelle condizioni giuste si stabilizzi. Il contratto a tutele crescenti è stato fatto per questa ragione. Da quando lo abbiamo introdotto ne sono stati stipulati 2.200mila. Il tema è anche la crescita economica. Se non nascono e non crescono le imprese non è che i posti di lavoro li possiamo fare per decreto. Dobbiamo continuare a produrre le migliori condizioni affinché gli imprenditori investano in Italia. La cosa che mi fa piacere è che nell'ultimo anno gli investimenti internazionali in Italia sono passati da 15 miliardi a 65. Se un imprenditore decide di costruire uno stabilimento qui, vuol dire che abbiamo creato un clima per il quale vale la pena venirci".

Sulla presenza al convegno di Empoli: "Quando si lavora sul sociale, sulla povertà, sull'area più problematica dei nostri cittadini è importante farlo insieme con enti, associazioni, mondo del volontariato, cooperazione sociale. Se vogliamo costruire un'infrastruttura. Spesso uso una battuta: <<Vorrei tanto vedere presto a fianco della protezione civile anche la protezione sociale>>. Abbiamo costruito una grande organizzazone per eventi come il terremoto, vorrei anche un'organizzazione stabile che si preoccupa dei problemi che più ordinariamente sono presenti nella società come le fragilità sociali. Ci vuole una grande costanza perché erogare un contributo di sostegno al reddito è relativamente semplice, basta avere i soldi. Costruire una rete di persone e associazioni che progettano il futuro e aiutano i giovani e le famiglie a uscire dalla povertà è molto più complesso. Così ha un senso da una parte sostenere il reddito e lavorare per l'inclusione. Queste iniziative è importante per il territorio. È il lavoro che dobbiamo costruire con costanza".

Torniamo a tematiche nazionali, come gli annunci del premier Renzi sul ponte sullo stretto di Messina: "Va inserito in un ragionamento. Parlare della Napoli - Palermo ha un senso con ferrovie degne di questo nome in Calabria e Sicilia, l'alta velocità non può esserci solo in mezza Italia. Il ponte è un pezzo di un'idea di un'Italia infrastrutturata con tutto quello che serve per funzionare bene. Non ho mai immaginato un'opera che risolve i problemi. Bisogna sapere che ci vogliono delle linee di coerenza sulle quali lavorare. Questa è la cosa essenziale. L'idea di Italia riguarda la messa in sicurezza rispetto ai terremoti, avere buone scuole e buoni ospedali. Bisogna investire e dentro questo impianto ci può stare anche la parte legata a questo progetto".

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