gonews.it

Fondazione Achille Sclavo riceve contributi dalla Regione per un progetto su un vaccino richiesto

Il cortile interno del rettorato

Firmata la Convenzione per un contributo della Regione Toscana alla Fondazione Achille Sclavo ONLUS e all’Università di Siena per progetto su un vaccino contro malattia negletta.

L’iniziativa, comprendente due aziende del Distretto Toscano Scienze della Vita, permetterà di portare fino agli studi clinici un vaccino per l’Africa prodotto con tecnologia sviluppata in Toscana.

• La partnership comprende: Fondazione Achille Sclavo ONLUS, Università degli Studi di Siena, GSK Vaccine Institute for Global Health, VisMederi Srl.
• Il finanziamento potrebbe permettere al vaccino contro la salmonellosi di iniziare gli studi clinici nel 2018/2019.

La Regione Toscana ha sottoscritto con la Fondazione Achille Sclavo ONLUS nella sua qualità di capofila dell’iniziativa la convenzione per la realizzazione del progetto: Sviluppo di un vaccino contro la salmonella non tifoide invasiva in Africa denominato S-Afrivac. Il progetto permetterà di avanzare lo sviluppo di un vaccino contro una malattia negletta, la salmonellosi non tifoide invasiva, completando la fase preclinica, produrre un lotto di vaccino per la fase clinica 1 e standardizzare i saggi immunologici per i successivi studi clinici.

Le attività previste, oltre a mettere a disposizione un lotto del vaccino con una tecnologia sviluppata in Toscana, prevedono studi pre-clinici di immunogenicità e l’elaborazione di studi epidemiologici e farmaco-economici necessari all’impiego sostenibile del vaccino. Questo insieme di attività multidisciplinari sarà di fondamentale importanza per l’introduzione e l’uso di questo vaccino nei paesi in via di sviluppo.

La salmonellosi non tifoide invasiva è una malattia negletta epidemica in Africa, contro la quale non esiste a oggi un vaccino: al tempo stesso i batteri che la causano stanno sviluppando sempre maggiori resistenze agli antibiotici. E’ la principale causa di setticemia negli adulti e nei bambini del continente africano: è stato stimato che 155.000 decessi nel 2010 siano ad essa riconducibili. Questi decessi sono registrati soprattutto tra i bambini ma anche tra persone malate di AIDS, malaria, anemiche o malnutrite: i più poveri tra i poveri. La diagnosi dell’infezione dal batterio si presenta particolarmente problematica: i sintomi sono simili a quelli della malaria e allorché la diagnosi è effettuata correttamente la fatalità per sepsi è del 20-25%, anche a causa della crescente resistenza agli antibiotici.

Il Dott. Rino Rappuoli, leader mondiale nel settore dei vaccini e Vicepresidente della Fondazione ha dichiarato: “Notevoli progressi sono stati fatti negli ultimi anni nel rendere disponibili un numero maggiore di vaccini nei paesi in via di sviluppo per combattere malattie infettive pediatriche. Molte altre malattie infettive che causano la morte di milioni di bambini e adulti rimangono però ancora oggi senza un vaccino: questo non perché non esista la tecnologia per svilupparli, ma perché non ci sono fondi sufficienti a farlo: la nostra iniziativa mira a superare anche questo ostacolo, grazie anche al contributo della Regione Toscana”.

Per sviluppare il vaccino sarà usata una piattaforma tecnologica sviluppata a Siena dal GSK Vaccines Institute for Global Health (GVGH) denominata GMMA il cui profilo di economicità aggiunge un forte razionale per il suo utilizzo nello sviluppo di vaccini per l’Africa. Le caratteristiche delle GMMA conferiscono al vaccino una spiccata immunogenicità ed economicità di produzione. E’ per questo motivo che la Fondazione Sclavo ONLUS, grazie alla disponibilità di GSK Vaccines e GVGH ad acconsentire l’uso mirato di questa piattaforma tecnologica, ha promosso un progetto di partnership per lo sviluppo di un vaccino per i paesi più poveri del mondo, da completarsi con co-finanziamenti pubblici, privati e no profit.

Il Prof. Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università degli studi di Siena e Presidente della Fondazione Achille Sclavo ha dichiarato: “Crediamo che questo sia un innovativo modello per poter usare in maniera mirata una piattaforma tecnologica aziendale per finalità umanitarie, senza fini di lucro in un progetto nel quale ogni partner contribuisce con le proprie specifiche capacità al raggiungimento di un fine per il bene comune. Questo è possibile perché la lunga esperienza nel settore delle scienze della vita sviluppata in oltre un secolo a Siena ci permette di comprendere e conciliare le esigenze dei vari attori”.

Questa iniziativa non sarebbe stata possibile senza il coinvolgimento di partner aziendali. GVGH, una iniziativa di GSK per facilitare lo sviluppo di vaccini per malattie infettive neglette, è una delle due aziende partecipanti. GVGH ha fin qui portato avanti nella sede di Siena lo sviluppo preclinico del vaccino contro questo batterio usando la piattaforma tecnologica delle GMMA. La tecnologia GMMA è già stata testata in fase 1 in un vaccino contro la Shigella finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del progetto ADITEC.
L’altra azienda partecipante è la VisMederi S.r.l. che svilupperà i test necessari a misurare la risposta immunitaria al vaccino, che saranno necessari nei futuri studi clinici.

Il Prof. Emanuele Montomoli, Responsabile Scientifico di VisMederi ha dichiarato: “Con questo progetto finalmente riusciremo a prevenire una malattia della quale conosciamo gli effetti sui bambini, ma fino ad oggi non siamo stati in grado di contrastarli efficacemente anche per mancanza di fondi dedicati. La Regione Toscana con il cofinanziamento di questa iniziativa, si è impegnata direttamente insieme a partner locali in una iniziativa il cui fine ultimo non è il profitto, ma salvare le vite di adulti e bambini tra i più poveri del mondo”.

Il progetto parte da basi molto solide, con una bilanciata partnership pubblico-privato/profit-no profit, una piattaforma tecnologica già testata su altri vaccini in fase 1 e una profonda conoscenza delle malattie infettive e degli strumenti per prevenirle. Queste premesse permetteranno di ottenere la disponibilità di un vaccino con il profilo giusto per un impiego nei paesi più poveri del mondo, che potrà essere usato per salvare decine di migliaia di vite di bambini ogni anno.

Il contributo relativo al progetto è finanziato sotto il Bando FAS Salute 2014 nella linea di azione “Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca in materia di qualità della vita, la salute dell’uomo, biomedicale, l’industria dei farmaci innovativi”. Il progetto sul quale la Fondazione Achille Sclavo ONLUS, l’Università degli studi di Siena, GSK Vaccine Institute for Global Health, VisMederi Srl lavoreranno per i prossimi due anni ha un valore complessivo superiore al milione di Euro, oltre agli investimenti effettuati dalle aziende partner di progetto, avrà luogo in Toscana.

La Missione della Fondazione Achille Sclavo ONLUS è di ridurre la mortalità infantile e migliorare le condizioni di salute e di vita nei Paesi a basso reddito accelerando l’introduzione di nuovi vaccini salvavita a costi contenuti eliminando malattie infettive neglette e formando il personale sanitario locale, contribuendo a ridurre la povertà. Ulteriori informazioni sulla Fondazione Achille Sclavo sono disponibili all’indirizzo: www.fondazionesclavo.org.

Exit mobile version