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Maltrattamenti all'asilo, la commissione consiliare: "Non è fallito il sistema educativo"

E’ giunto al termine questa mattina, lunedì 26 settembre, il lavoro della Prima commissione consiliare Controllo e garanzia impegnata a dare attuazione alla richiesta del Consiglio Comunale: analizzare quanto accaduto con il fine di formulare atti di indirizzo per migliorare i meccanismi di controllo sul sistema di educazione all’infanzia. Il percorso si è concluso con l’esame di due relazioni distinte, una di maggioranza, articolata e propositiva; l’altra, di minoranza, molto parziale.

La commissione, nel suo percorso durato 4 mesi, ha preso in esame i gravi episodi di maltrattamento ai danni dei bambini e delle bambine frequentanti l’asilo nido comunale Montessori nel quartiere Cep ed ha avviato un percorso istruttorio di acquisizione di tutte le informazioni utili a verificare i fatti, il contesto nel quale questi si sono svolti e le azioni messe in campo dall'amministrazione per sanzionare le responsabilità, per il miglioramento e rafforzamento delle azioni di vigilanza e controllo.
L’analisi dei gravi fatti avvenuti ha rappresentato un'importantissima occasione di riflessione e di accresciuta consapevolezza sulla complessità e la delicatezza di questi servizi, di quali siano i tanti elementi che ne determinano la qualità e dunque anche i possibili meccanismi che possono favorire o rafforzare la vigilanza e il controllo. Allo stesso tempo è stata una importante occasione per migliorare il sistema coinvolgendo in modo ancora più efficace ogni settore dell'amministrazione, il personale che opera nei servizi, i genitori, fino ai non addetti ai lavori.

Anzitutto si ribadisce la più ferma e intransigente condanna degli episodi di maltrattamento; il pieno sostegno all'azione dell'Autorità Giudiziaria e la più stretta vicinanza nei confronti dei bambini, delle bambine, dei genitori e dei familiari coinvolti, vittime di comportamenti violenti e della complicità e dell’omertà di chi ha visto ma non ha segnalato e denunciato, secondo etica personale e del lavoro e nel rispetto delle regole; il sostegno a quanti dell’istituzione scolastica cittadina continuano a impegnarsi quotidianamente a garantire un servizio socio-educativo di qualità, diffuso e apprezzato in tutti i quartieri della città.

Dal lavoro della Commissione riteniamo che emerga con chiarezza, che la struttura dell'asilo nido Montessori, sul piano delle attività e dei progetti didattici-educativi, era inserita nell'ordinario percorso educativo gestito e programmato a livello comunale e che quanto accaduto sia stato imponderabile, non prevedibile e circoscritto. Pertanto non si può parlare di fallimento dell'intero sistema di vigilanza e controllo del servizio attività educative.

Tra i tanti elementi rilevanti per la qualità e il controllo del servizio ne sono stati analizzati in particolare quattro: la mancanza per un anno e mezzo di un coordinatore pedagogico dovuta principalmente ai vincoli assunzionali imposti dalle leggi dello Stato - seppur mitigata attraverso una azione molto approfondita di formazione in ogni singola struttura con una consulente esterna; il supporto psicologico di gruppo (attestata l'impossibilità normativa di quello individuale) su richiesta delle insegnante anziché obbligatorio; la redazione non obbligatoria di verbali delle riunioni che si svolgono tra le insegnanti delle singole strutture; e infine una rotazione del personale non sistematizzata. Riteniamo che nessuno di questi elementi seppur critici possa essere ritenuto causa dei fatti specifici, come comprovato da fatti analoghi accaduti laddove queste criticità non sussistevano. Si tratta in generale di elementi che contribuiscono al corretto funzionamento del sistema e che quindi è giusto averli introdotti.

Certamente le limitazioni legislative alle nuove assunzioni hanno messo i Comuni sempre più in sofferenza per il progressivo depauperamento quantitativo e qualitativo di risorse di personale determinato dai vincoli assunzionali. In questo quadro di grande precarietà nella possibilità di programmazione, in merito all’assunzione del nuovo Coordinatore Pedagogico, dal lavoro della commissione è emersa la centralità del lavoro di questa figura e che l'Ufficio Personale avrebbe dovuto attuare con puntualità l’indirizzo disposto dalla Giunta a settembre 2014, che dava espressamente priorità assunzionale al settore educativo.
Riteniamo vada preso atto ed apprezzate le misure ad oggi attuate e fin da subito previste dall'Amministrazione.

Particolarmente rilevanti le azioni relative all’assunzione a tempo determinato della coordinatrice pedagogica in attesa del concorso per il tempo indeterminato e il rafforzamento delle funzioni di coordinamento con misure organizzative e di consulenza; l’Avvio del servizio di supporto psicologico di gruppo obbligatorio in collaborazione con la Asl in aggiunta al servizio individuale già operativo; l’obbligatorietà della redazione dei verbali delle riunioni dei collegi ed infine la formalizzazione dei criteri per poter procedere ad una rotazione più sistematica del personale insegnante.

I lavori della commissione hanno evidenziato che "le relazioni” sono il motore che fa funzionare i servizi per l’infanzia e al tempo stesso sono uno strumento di qualità e anche di controllo. Sono proprio le relazioni, intese come rapporto esteso a tutti le parti in causa (dai bambini, agli insegnanti, ai genitori ed ai cittadini tutti), che devono essere rafforzate nell’ottica di una crescita della cultura dell’educazione, e anche su questo va espresso apprezzamento per l'incrementato livello di azione messo in opera dall'Amministrazione.

La Commissione ha apprezzato la Costituzione di Parte Civile da parte del Comune di Pisa, nella causa in corso.

Sandro Gallo, relatore di maggioranza - Ferdinando De Negri, capogruppo PD - Odorico di Stefano, capogruppo Riformisti per Pisa - Giuseppe Ventura, capogruppo Lista civica in Lista per Pisa

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