Si svolgerà venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 la nona sagra del Tartufo Bianco e del fungo porcino. Con l'appuntamento al Tendone delle Feste a La Serra, nel cuore della Valdegola, a cena e a pranzo della domenica, sarà possibile apprezzare i primi piatti della stagione tartufigena 2015 e il prodotto di eccellenza delle colline sanminiatesi. Nell'occasione, per la prima volta, sono stati organizzati molti appuntamenti attorno alla "tavola" per far crescere la manifestazione coinvolgendo il territorio e valorizzando la natura e la storia.
"Per questo motivo - spiega il presidente del circolo Arci Tiberio Mannaioni che organizza la manifestazione - abbiamo pensato di far precedere il week end da una cena di presentazione alla stampa preparata dallo chef Paolo Fiaschi e di organizzare, con la collaborazione del giornalista enogastronomico Fabrizio Mandorlini, momenti di approfondimento e di valorizzazione, cooking show e alleanze del gusto".
Ma quali sono gli appuntamenti in programma? Angelica Nardi, tartufaia coordinerà la gara tra i cani campioni e i tartufai nella ricerca del tartufo a partire dalla mattina di domenica 25. Mentre il pomeriggio sarà all'insegna delle novità.
La passeggiata nel bosco tartufigeno del parco di Montebicchieri e la visita della chiesa e del Castello
Sarà senza dubbio una vera e propria novità. Una passeggiata (partenza alle ore 15 dal Tendone delle Feste) nel bosco tartufigeno del Parco di Montebicchieri alla scoperta di uno dei più bei "polmoni verdi" della Valdegola per conoscere le piante e i luoghi che i tartufai percorrono alla ricerca delle preziose pepite.
Il tartufo per poter crescere ha bisogno di condizioni molto particolari e specifiche, che non si trovano ovunque e che si localizzano in pochissimi ambienti, specie per il Tuber Magnatum Pico che è presente solo in Italia e pochi altri luoghi. Ecco che si comprende l’importanza del mantenimento e della conservazione di questi ambienti e delle loro peculiarità. L’habitat ideale è quello dei boschi in prossimità dei corsi d’acqua. Le piante arboree sono il
pioppo bianco e il pioppo nero. Si trovano poi i salici e varie specie di querce, poi i noccioli, carpini e olmi fino ad arrivare agli arbusti, dalla sanguinella al prugnolo selvatico. Ma si può trovare, seppur più sporadicamente, nei boschi di querce, in particolare di roverella e cerro e nelle pioppete coltivate. Durante la passeggiata, non mancheranno le sorprese. I cacciatori del territorio prepareranno infatti lungo il percorso delle vere e proprie fermate gastronomiche con assaggi e punti ristoro.
L'arrivo a Montebicchieri sarà caratterizzato da due sorprese. Don Francesco Ricciarelli illustrerà con una visita guidata la chiesa di Santa Lucia ed eccezionalmente sarà aperto nell'occasione l'interno del Castello. L'origine del castello risale al 1200 circa, quando alcuni superstiti dalla distruzione del vicino castello di Vetrignano (1173), vi si stabilirono, esigendo nuove fortificazioni e una chiesa dedicata a santa Lucia eretta a parrocchia dal vescovo di Lucca nel 1204. Dopo un breve periodo in cui Montebicchieri, come già Vetrignano, fu sotto la signoria della famiglia della Gherardesca, dai primi decenni del ‘200 cadde sotto l'autorità del comune di San Miniato, che se ne servì come baluardo difensivo sul versante pisano. Dopo aver resistito alle scorribande di Uguccione della Faggiola (1314-1315), Montebicchieri cadde nelle mani dei pisani condotti da Castruccio Castracani (1322), per ritornare sotto San Miniato con la pace di Montopoli (1329). Alla fine dell'indipendenza del comune di San Miniato (1370) passò sotto il comune di Firenze, che continuò a ritenerlo un fortilizio strategicamente importante nella lotta contro Pisa. Dopo la definitiva sconfitta di Pisa terminò anche l'importanza del castello di Montebicchieri che fu acquistato dalla famiglia Compagni. Il castello doveva essere veramente inaccessibile, soprattutto sul lato prospiciente la Valdegola, grazie al terreno scosceso e alla doppia cinta di mura, di cui quella interna circondava un pianoro nel quale si erigevano sei torri. Terminata la sua funzione di fortilizio il centro del castello fu ridotto a villa gentilizia nel 1675 da Braccio di Andrea Compagni. Nel 1774 il borgo di Montebicchieri entrò a far parte della nuova comunità di San Miniato. A guidare la passeggiata tra aneddoti e racconti di storia lungo il percorso sarà Giovanni Corrieri, conosciuto e apprezzato da molti anni come guida di gruppi e di pellegrini lungo la via Francigena. L'invito degli organizzatori è che in tanti partecipino e chi ha un cane, approfitti dell'occasione per trascorrere all'aria aperta un momento unico.
Le alleanze del gusto: il tartufo incontra i vini di pregio e la norcineria
Nei dintorni de La Serra le aziende agricole propongono prodotti della terra e ortaggi a chilometro zero, ma anche vini ed oli di qualità. Per questo sarà dato vita a una vera e propria alleanza del gusto tra il tartufo bianco di cui la Valdegola è una delle zone a più alta vocazione e i vini delle aziende Agrisole e
Collebrunacchi. La tradizione della norcineria tipica di qualità avrà come protagonista la macelleria Mancini Adriana con le sue tipicità.
Saranno loro alcuni dei protagonisti del lungo pomeriggio gastronomico tra cooking show, assaggi, degustazioni e sorprese di domenica 25 settembre dove le massaie stellate della manifestazione realizzeranno dal vivo il tagliolino ed altri piatti al tartufo.
Special guest della serata sarà lo chef Paolo Fiaschi del ristorante Papaveri e Papere di San Miniato, recentemente secondo classificato in provincia di Pisa per le guide dell'Espresso e da sempre tra i migliori interpreti del tartufo bianco a tavola.
Il tartufo della solidarietà La festa del tartufo sarà anche l'occasione per un'alleanza del gusto all'insegna della solidarietà in un ponte ideale di solidarietà che unisce il nostro tartufo con quello delle terre colpite dal sisma ad Amatrice, Accumoli, Norcia e nei comuni e i paesi limitrifi. Quelle zone sono a vocazione tartufigena e le cittadine di Norcia e Leonessa sono, insieme a San Miniato membri dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo e più volte aziende di quei territori hanno partecipato alle feste del tartufo. Ecco che durante la manifestazione per ogni coperto, sarà destinato un'euro per un progetto di solidarietà e di sostegno diretto e ben definito che abbia come finalità il sostegno ad una attività economica per dare un piccolo contributo a far riprendere il lavoro e che gli organizzatori sceglieranno a loro discrezione.
L'appuntamento è per tutti per venerdì 23 (a cena) sabato 24 (a cena) e domenica 25 settembre (a pranzo e a cena) a La Serra (Pisa) al Tendone delle Feste con la nona sagra del tartufo bianco e del fungo porcino.
Fonte: Ufficio Stampa