Gli ultras del Pisa hanno teso un agguato a tifosi bresciani in arrivo allo stadio Castellani di Empoli dove è in corso il match Pisa-Brescia e durante i disordini tre poliziotti sono rimasti contusi o lievemente feriti.
Quaranta supporter toscani sono al momento trattenuti all'esterno dell'area di prefiltraggio nei pressi dello stadio per essere sottoposti a identificazione e non assisteranno alla partita.
L'episodio è avvenuto intorno alle 14.30 all'arrivo dei mezzi dei tifosi lombardi, circa 150, che sono poi stati scortati dalle forze dell'ordine all'interno dell'impianto. Ora la situazione è tornata tranquilla.
Uno degli agenti di polizia feriti è stato portato in ospedale in ambulanza dopo essere stato colpito da un sasso scagliato dalla tifoseria pisana.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti una quarantina di tifosi toscani ha atteso un pullman di supporter delle 'rondinelle' in un'area di servizio alla periferia di Empoli, col probabile intento di aggredirli.
Il mezzo prima è stato bloccato con alcuni fumogeni, poi sono iniziati i tafferugli con i pisani che avrebbero iniziato a scagliare delle pietre.
La polizia è stata così chiamata a intervenire: un mezzo delle forze dell'ordine è stato danneggiato nel corso della sassaiola. Altri scontri tra tifoserie e polizia sono avvenuti anche nelle strade limitrofe allo stadio 'Castellani'.
Il conto dei feriti, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe questo: due tifosi del Pisa e tre del Brescia, ma anche quattro agenti delle forze dell’ordine.
LA RICOSTRUZIONE DELL'ACCADUTO
Ci sono 8 persone arrestate tra i circa 92 ultrà pisani fermati dalla polizia a Empoli e poi trasferiti in questura a Firenze per l' identificazione dopo l'agguato teso ai supporter bresciani che stavano avvicinandosi allo stadio.
Lo rende noto la questura fiorentina facendo il bilancio degli scontri nel quale si contano quattro poliziotti del reparto mobile contusi e un funzionario della questura fiorentina ferito ad un occhio da una bastonata.
La polizia è riuscita ad evitare che le due tifoserie venissero a contatto. Secondo la prima ricostruzione della polizia, che sta ancora visionando le immagini girate dalla scientifica, i pisani sono usciti all'improvviso da alcuni cespugli lungo la strada bloccando i pullman dei tifosi lombardi scortati dalle forze dell'ordine, lanciando sassi e colpendo con spranghe i mezzi.
Sul luogo degli scontri sono stati sequestrati 12 mazze di metallo, plastica e legno, diversi ombrelli rotti durante le fasi dell’aggressione, una dozzina di artifizi fumogeni, pietre, cinture e felpe con cappuccio abbandonate sul posto.
I tifosi pisani, secondo la questura, avevano raggiunto Empoli con mezzi propri, parcheggiandoli in un'area di sosta di scambio ad hoc proprio per tendere l'agguato ai sostenitori rivali. Molti dei tifosi in corso di identificazione saranno denunciati a piede libero per i reati di resistenza e violenza in concorso a pubblico ufficiale e tutti riceveranno il daspo.
"Con questo clima o lo stadio pisano sarà sicurissimo o non si riaprirà". Questo il duro commento del prefetto di Pisa, Attilio Visconti, affidato alla sua pagina facebook: "Era già stato fissato per mercoledì prossimo un Comitato per togliere al Pisa lo stadio di Empoli. Quanto accaduto rinforza questa posizione".
Visconti, al quale si associa anche il questore di Pisa, esprime "solidarietà, sostegno e affettuosi auguri agli operatori di polizia rimasti feriti: ringrazio per l'abnegazione e la professionalità tutte le istituzioni che direttamente e indirettamente hanno dovuto subire la violenza senza senso".
"Grazie anche al sindaco di Empoli - conclude - nei cui riguardi avverto un senso di mortificazione per ciò che è accaduto". "Solo rigorosi lavori di messa in sicurezza potranno consentire la riapertura dello stadio pisano".
LA NOTA DEL SINDACO DI EMPOLI, BRENDA BARNINI
«Dopo i gravi episodi di oggi come sindaco di Empoli farò presente alla Prefettura di Firenze la necessità di non far più svolgere al ‘Castellani’ le partite del Pisa. Lo faccio per motivi evidenti, si tratta di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nella nostra città. Empoli non merita di essere teatro di fatti che mai si sono verificati in passato con questa gravità. Empoli non è abituata a vivere l’evento calcistico come un’occasione di guerriglia. La correttezza e la sportività da sempre dimostrata dalla nostra tifoseria è sotto gli occhi di tutti.
Allo stesso tempo esprimiamo la solidarietà e la vicinanza ai rappresentanti delle forze dell’ordine che sono rimasti feriti negli scontri.
E con la stessa forza vogliamo dire ai cittadini, ai residenti, ai commercianti e a tutti i titolari delle attività produttive che gravitano intorno allo stadio e nel quartiere Serravalle, di essere estremamente dispiaciuti, come amministrazione, per gli ulteriori disagi che hanno dovuto sopportare».