gonews.it

Arrestato il presunto omicida di Katia Dell'Ommarino

I carabinieri di Arezzo hanno arrestato quest'oggi, venerdì 16 settembre, l'uomo ritenuto responsabile dell'omicidio di Katia Dell'Ommarino, la 40enne di Sansepolcro (Arezzo) trovata con la testa fracassata sulle rive del torrente Afra alle porte della città tiberina il 12 luglio scorso.

Il 24enne, di San Giustino Umbro (Perugia), ma che lavora a Arezzo, avrebbe ucciso la donna con modalità particolarmente crudeli. Il gip del tribunale di Arezzo ha emesso la misura carceraria su richiesta della procura della Repubblica. Il reato è di omicidio volontario.

A Peter Polverini, questo il nome del giovane, i carabinieri sono arrivati dopo una lunga indagine basata sui reperti evidenziati durante l'autopsia, in particolare dalle tracce di Dna rilevate sul corpo di Katia con il quale si era appartato la notte del delitto. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Annamaria Loprete. I militari dell'Arma in questi due mesi hanno svolto accertamenti su oltre 100 persone fino ad identificare quella con il profilo genetico le cui caratteristiche coincidono con quanto recuperato dal corpo della donna uccisa. Alle 12.30 ulteriori particolari saranno forniti dai carabinieri durante una conferenza stampa.

Polverini lavorava in un'agenzia di scommesse di Arezzo. Forse potrebbe aver conosciuto la donna proprio in tale ambito anche se, stando a quanto raccolto dai carabinieri ascoltando alcuni testimoni, l'avrebbe frequentata solo saltuariamente. In queste ore il giovane si trova nella caserma dei carabinieri di San Giustino. Sul presunto movente, non viene escluso che il giovane possa aver avuto un momento di follia, dopo una diverbio con la donna. Riguardo l'arma con cui la donna è stata colpita, si ipotizza anche l'uso di uno degli attrezzi del kit di emergenza per guasti alle auto che il giovane teneva nella sua vettura. Le indagini, condotte dal pm Julia Maggiore, sono state portate avanti in parte con metodi tradizionali, in parte con metodo scientifico. Decisivo il dna estratto dalla genetista Isabella Spinetti e dal dottor Marco Di Paolo in occasione dell'autopsia.

"Vi stavo aspettando"

"Vi stavo aspettando": così Piter Polverini, il 24enne arrestato per l'omicidio di Katia Dell'Omarino a Sansepolcro il 12 luglio, ha accolto i Carabinieri che sono andati a prelevarlo stamani a casa. I militari hanno tentato di evitare choc all'anziano padre del giovane. L'arrestato, il giorno dell'omicidio della donna, avrebbe utilizzato proprio l'auto del padre.

Trovato il martello usato per l'omicidio

E' stata ritrovata l'arma con cui è stata uccisa Katia Dell'Omarino, la 40enne il cui corpo è stato ritrovato sul greto di un torrente a Sansepolcro (Arezzo) il 12 luglio scorso. E' un martello del kit degli attrezzi che l'uomo arrestato con l'accusa di essere l'omicida, Piter Polverini, aveva in auto quella sera. Il martello, è stato detto nel corso della conferenza stampa alla quale ha partecipato il procuratore di Arezzo Roberto Rossi, è risultato compatibile con le ferite riscontrate sul corpo della donna: diversi i colpi inferti soprattutto alla testa e al torace. Lo stesso arrestato, è stato chiarito, ha collaborato al ritrovamento del martello, che era stato gettato in un cespuglio non lontano dalla sua abitazione. L'arresto del giovane, ha detto il procuratore Rossi, "è il risultato di un complesso lavoro investigativo che ha consentito di ricostruire la giornata del delitto e di individuare l'indagato e i movimenti dell'indagato e della vittima". Ancora non chiaro il movente dell'omicidio, maturato nel corso di una lite tra i due che si conoscevano anche per la frequentazione di lei del centro scommesse di Arezzo in cui l'uomo lavorava

Il colonnello Cieri: "Le prove sono consistenti"

"Le prove raccolte sono consistenti. La prova regina? Il profilo dna". Lo ha detto il colonnello Luigi Arnaldo Cieri, comandante dei carabinieri di Arezzo ai margini della conferenza stampa durante il quale è stato reso noto il nome di Piter Polverini, 24 anni, il giovane di San Giustino Umbro (Perugia) accusato di aver ucciso Katia dell'Omarino, 40 anni di Sansepolcro (Arezzo) la notte tra l'undici e il dodici luglio scorso. Il colonnello, nell'elogiare un'indagine definita "magistrale" anche dal Gip del Tribunale di Arezzo Annamaria Loprete, ha enucleato i due elementi chiave dell'inchiesta. Il primo quello scientifico relativo al dna, il secondo quello legato alle riprese di una telecamere privata, quella dell'Aboca Museum (unica funzionante a Sansepolcro quella notte) che ha ripreso l'auto di Piter Polverini, una Nissan azzurra, che passa davanti al museo di Aboca, nel centro storico di Sansepolcro, seguito dalla vettura di Katia, una Citroen rossa. Questo particolare insieme al dna ha svolto un ruolo determinante.

Exit mobile version