All'Oratorio di San Carlo la mostra 'Io ero' sulla memoria del lavoro

Immagini che vanno dritto al cuore per la loro sensibilità. Pose che ritraggono gli anziani della RSA “Pablo Neruda” con i loro “arnesi del mestiere”, gli stessi che utilizzavano all’epoca della loro attività lavorativa. Una mostra che colpisce soprattutto per la carica emotiva che riesce a trasmettere. E’ questo il biglietto da visita di “IO Ero”, mostra fotografica di Marco Mangini e video backstage di David Morresi, che sarà possibile ammirare a partire da sabato 10 settembre (dalle ore 9.00) all’Oratorio di San Carlo, in via Testaferrata  (ingresso libero).

Organizzata dal Gruppo Fotografico “Giglio Rosso” in collaborazione con la Cooperativa “G. Di Vittorio” (cui è appunto affidata la gestione della struttura) con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, la mostra nasce da un’idea di Marco Mangini e Linda Domizi e presenta una carrellata di scatti davvero commoventi sulla “memoria del lavoro” all’interno della comunità castellana. Un mosaico di ritratti in cui il “passato” – rappresentato dal manufatto o dallo strumento di lavoro – si fonde con il “presente” attraverso i volti dei protagonisti, che raccontano la loro storia. Attraverso le immagini, è possibile così ripercorrere il “lavoro dei ragazzi del dopoguerra”, dalla contadina alla sarta, dal poeta al vinaio, dal gelataio alla fiascaia, e così via.

“Parlando con persone che hanno superato i settanta anni – sottolinea Marco Mangini - ho notato che anziche’ dire “io facevo...” dicevano “io ero...”  Io ero  macellaio, io ero  sarta, io ero contadino, fiascaia ecc… L’identificazione con l’attivita’ svolta denota il valore e l’importanza del lavoro, in quegli anni, per quelle generazioni. Lavori umili, spesso durissimi, ma che davano speranza, e consentivano di conquistare diritti. Ecco quindi un omaggio ai ragazzi del dopoguerra, fatto oggi, attraverso il ricordo dei loro mestieri, con i segni del tempo trascorso, con la voglia di testimoniare valori, che sembrano scomparsi, dimenticati, o comunque lontani.”

“La cosa più emozionante – spiega nel trailer Linda Domizi, animatrice della RSA “Pablo Neruda”  – è stata vedere la trasformazione di ogni anziano nel momento in cui a turno si sedevano al tavolo e gli venivano messi davanti i loro attrezzi, chiedendo loro di raccontare. I loro occhi si illuminavano”.

“Questa mostra – osserva il Vicesindaco Claudia Centi – non è solo un’esposizione di immagini, ma è il risultato di un lungo lavoro che è riuscito a mettere insieme un fine nobile, il benessere delle persone anziane e il loro sentirsi parte attiva di questa comunità, con la valorizzazione della loro esperienza di vita nel mondo del lavoro. Sia dalle foto che dal video emerge così un insieme di emozioni, un patrimonio di conoscenze accumulate negli anni, una memoria del lavoro importante per tutti.”

La mostra, che sarà aperta da sabato mattina (10 settembre) avrà un momento ufficiale e conviviale nel pomeriggio, alle ore 17.00, con l’intervento dell’Amministrazione Comunale (sarà presente il Vicesindaco Claudia Centi) e dei promotori dell’iniziativa (previsto anche il taglio della torta).

Domenica 18 settembre (ore 17.00) è in programma la proiezione del video di David Morresi.

La mostra, che rimarrà aperta fino a domenica 18 settembre, osserva il seguente orario di apertura: sabato e domenica 9.00-12.30, 15.30-19.30, e poi lunedì e venerdì mattina (9.00-13.00), e martedì e giovedì pomeriggio (16.00-19.00).

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

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