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A 40 anni dalla morte di Mao Tse Tung la commemorazione del Pmli al PalaCongressi

Domenica 11 settembre il Comitato centrale del PMLI commemorerà Mao in occasione del 40° Anniversario della sua scomparsa. La commemorazione, aperta al pubblico, si svolgerà nella Sala Verde del Palazzo dei Congressi di Firenze alle ore 10.

Terrà il discorso ufficiale sul tema “Da Marx a Mao” Giovanni Scuderi, Segretario generale del Partito, il quale afferma che “Per il PMLI Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao hanno la stessa importanza e sono considerati di pari livello. Il pensiero di ciascuno di essi ci è indispensabile per trasformare l’Italia e noi stessi. Abbiamo però un rapporto del tutto particolare, specifico e storico con Mao perché nel 1967, attraverso la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, ci ha aperto gli occhi sul revisionismo e sul riformismo e ci ha lanciati nella grande e titanica missione di abbattere il capitalismo e conquistare il socialismo e il potere politico da parte del proletariato”.

Scuderi attacca duramente Matteo Renzi ritenendolo “uno dei peggiori governanti espressi dalla borghesia, della stessa stregua di Mussolini, Scelba, Tambroni, Andreotti, Craxi, Prodi, D’Alema, Monti e Berlusconi. Va quindi cacciato. Bisogna votare NO alla controriforma piduista e fascista del senato che ha l’obiettivo di completare il regime neofascista perseguito dalla P2 e da Berlusconi”.

Scuderi dà anche una stoccata a Enrico Rossi, governatore della Toscana, considerando il suo recente libro “Rivoluzione socialista” una “robaccia riformista”.

La commemorazione si aprirà con un saluto di Monica Martenghi, Direttrice responsabile de “Il Bolscevico”. Seguirà la proiezione di un video sulla vita di Mao prodotto dal PMLI.

Il programma prevede anche una informativa da parte del delegato del CC del PMLI che il 4 settembre ha reso omaggio a Mao a Shaoshan, suo paese natale.

I membri della Presidenza e i delegati delle Cellule del Partito, provenienti dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, indosseranno una maglietta rossa con le effigi di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao.

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