
Il punto sulla vicenda della Targetti Sankey, l'azienda fiorentina di illuminazione che conta circa 400 dipendenti, è stato fatto oggi nel corso di un incontro convocato dal consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali, l'assessore del Comune di Firenze Federico Gianassi e Francesco Gori, amministratore delegato del Fondo Idea che attualmente detiene il 39% circa delle quote del gruppo e sta trattando per il controllo completo.
L'incontro è servito per acquisire informazioni sullo stato del processo di acquisizione.
Tutti i presenti hanno auspicato che il confronto fra la società e coloro che detengono le altre quote azionarie possa concludersi positivamente e rapidamente, possibilmente entro settembre, in modo da consentire l'avvio di un piano di rilancio e di una trattativa fra azienda e sindacati su una nuova organizzazione interna.
Il consigliere Simoncini ha proposto che, nelle more della prosecuzione della procedura di acquisizione del controllo societario, si possa già riaprire il confronto fra azienda e organizzazioni sindacali sul piano di riorganizzazione e rilancio. A questo proposito è stato concordato un primo incontro tecnico presso l'Ufficio regionale del lavoro, il prossimo 19 settembre, finalizzato ad arrivare, dopo la conclusione della procedura di acquisizione del controllo azionario, all'apertura della Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale.
Il tavolo regionale sarà riconvocato a breve per esaminare lo stato di avanzamento del processo. Domani, intanto, Regione e organizzazioni sindacali saranno presenti all'incontro convocato presso il Ministero dello sviluppo economico.
La versione dei sindacati
E' stato un incontro interlocutorio di aggiornamento rispetto allo stato del processo di acquisizione in corso, quello che si è svolto stamani presso la Presidenza della Regione Toscana alla presenza del consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, dell'assessore del Comune di Firenze Federico Gianassi, delle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, della Rsu aziendale, dell'amministratore delegato di Targetti Luigi Ferrando e di quello del Fondo Idea, Francesco Gori.
L'AD del Fondo Idea, il fondo d'investimento italiano che ha già rilevato il debito di quattro dei quattordici istituti bancari che lo detenevano divenendo azionista al 39% di Targetti, ha spiegato che le intenzioni del fondo sono quelle di rafforzare e far crescere l'attività della storica azienda di illuminotecnica fiorentina e che sono in corso gli incontri con le banche detentrici delle restanti quote azionarie per giungere alla chiusura dell'operazione.
Le organizzazioni sindacali, d'accordo con le istituzioni locali, hanno auspicato che l'operazione di acquisizione della governance societaria da parte del Fondo, possa chiudersi positivamente ed in tempi rapidi, per poter passare poi alla definizione del piano industriale di rilancio dell'attività e del ricorso agli ammortizzatori sociali, tema che sarà oggetto di un confronto tra azienda e sindacati in calendario lunedì 19 settembre presso l'Ufficio Regionale del lavoro.
“Il nostro obiettivo – spiega Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze – è ottenere il ricorso ad un altro anno di Cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale per salvaguardare i livelli occupazionali. Rimane di primaria importanza poterci rincontrare in sede regionale per avere tutti gli aggiornamenti definitivi sulla chiusura dell'operazione. Domani intanto esporremmo la situazione anche al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico.”
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