
L’Accademia di Masetto nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio della storia e della cultura della Valdinievole e del Montalbano orientale con particolare riferimento al territorio di Lamporecchio e delle comunità vicine. È questa un’area che, pur avendo un passato ricco di eventi e personaggi significativi, non è stata nel tempo oggetto di studi e ricerche continue. Il nostro intento, pertanto, è promuovere questa continuità.
La denominazione che abbiamo scelto vuole essere un gioco ironico tra un nome – Accademia – di antica e prestigiosa tradizione culturale e il richiamo al contadino di Boccaccio. Il motto Caetera desunt (trad. “le altre cose mancano”), invece, è una locuzione che si pone sui libri, quando il testo originale non continua per mancanza di documenti o di pagine. Anche nella ricostruzione della storia del nostro territorio mancano molte cose; è nostra convinzione, tuttavia, che ciò scaturisca non tanto – o non solo – da una mancanza di documenti, ma soprattutto da un’insufficienza dell’indagine. Oltre all’intento di promozione della ricerca, l’associazione, si propone, attraverso incontri, presentazioni di libri, mostre, visite guidate, di contribuire ad arricchire la vita culturale del nostro territorio.
Come e con chi pensiamo di realizzare questo progetto, sicuramente ambizioso? Noi contiamo indubbiamente sul supporto delle istituzioni pubbliche e private, ma soprattutto su quello di tutti coloro che hanno passione per il passato delle terre e delle comunità in cui vivono e, al contempo, credono che la conoscenza e la cultura abbiano un ruolo importante per decifrare il presente.
I soci fondatori dell’Accademia di Masetto sono: Giampaolo Francesconi, Ivo Torrigiani, Laura Diafani, Simone Martini, Maria Virginia Porta, Serena Marradi e Michela Cammilli.
Il primo intervento dell’associazione è costituito dal un ciclo di conversazioni, che avranno inizio martedì 30 agosto nel Parco Storico I Giardinetti (ore 21.00): Giampaolo Francesconi parlerà di Masetto, nella prospettiva di individuare tracce del legame di questo celebre personaggio letterario con il nostro territorio. Analogamente anche l’incontro con Simone Martini (sabato 24 settembre alla Villa di Papiano, ore 17.30) cercherà di gettare qualche squarcio di luce sulla storia dello Spedale di Papiano, un importante istituzione del nostro passato, così come farà Michela Cammilli (sabato 15 ottobre nella Chiesa di Porciano, ore 18) nel suo intervento su Italia Donati, una vicenda storicamente importante, ma al contempo fin troppo romanzata.
Fonte: Accademia di Masetto
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